PORTO TORRES – “Il progetto della riconversione industriale con la Chimica Verde è fallito, così come il PSd’Az aveva ampiamente e più volte denunciato! Lo avevamo previsto da tempo, ecco perché in questi anni abbiamo scritto e ribadito a chi di competenza di vigilare sul rispetto degli accordi previsti nel protocollo d’intesa del maggio 2011”. E’ ancora una volta il Partito Sardo d’Azione a puntare i riflettori sul gravissimo problema della mancata realizzazione del progetto di Chimica Verde dell’area di Porto Torres. Problema che, come già ricordato dal segretario Ilaria Faedda, candidata alle regionali, riguarda l’intero Nord-Ovest Sardegna e non può non essere risolto.
“La Chimica Verde doveva essere la chiave di volta per il rilancio del territorio attanagliato da una forte crisi economica e invece ci ritroviamo di fronte all’ennesima beffa messa in atto da Eni con la complicità dell’amministrazione Pentastellata del Comune di Porto Torres e del governo regionale targato PD”.
“Entrambi sono diretti responsabili di questo fallimento e delle conseguenze negative che si andranno a ripercuotere sulla nostra città in termini occupazionali. L’attuale amministrazione M5S non ha mai preso e non ha mai avuto una posizione ferma e responsabile su questo tema, oltretutto nemmeno menzionato nel loro programma. L’unica cosa che hanno fatto su queste vicende è essere la stampella della Giunta Pigliaru e di tutto il Centro-Sinistra”.
“Ci viene spontaneo dunque domandarci come mai dopo un atteggiamento di totale indifferenza al problema e dopo 3 anni e mezzo di mutismo e assenza sulle politiche industriali, proprio in campagna elettorale, convocano i vertici della Multinazionale di stato in Consiglio Comunale! Cosa evidente che le lettere al ministro Di Maio finiscono dritte nel cestino della carta!
“Il PSd’Az, fin dalle prime avvisaglie di disimpegno degli accordi sottoscritti, ha sempre sostenuto che tutte le risorse contenute nel “Protocollo d’intesa”, a partire dai 200 milioni di euro previsti per la realizzazione di quella centrale a bio masse che non è più nei piani di ENI, debbano essere investiti nel territorio di Porto Torres. Così come ha sempre sostenuto che tutta la filiera della Chimica Verde deve essere portata a compimento, ne va della credibilità delle Istituzioni che hanno sottoscritto l’Intesa e del rispetto dell’intero territorio”.
Il business energetico futuro e quello imminente del fotovoltaico fanno parte di strategie finanziarie della Multinazionale di Stato e, pertanto, non possono essere considerati il ripiego o l’alternativa ai mancati investimenti sulla Chimica Verde e, ancor meno, la risposta occupazione che occorre al Nord Ovest della Sardegna per uscire dalla morsa della crisi. Per la parte che ci competerà, i Sardisti faranno in modo che il prossimo Consiglio Regionale sia il garante dell’applicazione di quei protocolli d’intesa, firmati e mai attuati, che riguardano il nostro territorio”.
“Il nostro sistema imprenditoriale ed i disoccupati locali si aspettavano dal progetto della Chimica Verde risposte importanti e significative, ecco perché noi non abbasseremo la guardia e vigileremo costantemente che, nell’attuazione dei progetti che riguarderanno il nostro comparto industriale, vengano sempre salvaguardate e coinvolte maestranze e imprenditoria locali. La cosa che ci conforta è che nella Regione Sardegna finalmente si passerà da un governo di burocrati a un governo Sardo d’Azione”.
Nella foto Ilaria Faedda
S.I.