CAGLIARI – “Ancora una volta, a distanza di mesi e all’inizio dell’esame dell’ennesima riforma della sanità in pochi anni, rivolgiamo al Consiglio regionale e alla Giunta un appello al senso di responsabilità: non è con il solo cambio della governance delle aziende sanitarie che si può rilanciare la sanità pubblica sarda e garantire ai sardi, concretamente, il diritto alla salute”. Lo afferma il segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, ricordando l’invito rivolto al mondo politico regionale all’inizio di dicembre dello scorso anno, affinché il tema della sanità fosse affrontato in modo organico e con la massima condivisione.
“Dalla Giunta ci aspettavamo, e ci aspettiamo , un maggiore coinvolgimento, come peraltro proposto dalla stessa presidente Todde a inizio legislatura. Pur rispettando le prerogative del Consiglio e di chi governa, esprimiamo inoltre fortissima preoccupazione per aver calendarizzato prima una riforma che meriterebbe maggior spazio di approfondimento rimandando l’approvazione della manovra finanziaria e del bilancio con tutte le conseguenze in termini di esercizio provvisorio e sulla capacità di spesa. La Sardegna, e in particolare la sanità sarda, hanno bisogno di un rilancio immediato e strutturale – conclude Ledda -. Alla Giunta, al Consiglio regionale chiediamo un’assunzione di responsabilità chiara e determinata che affronti le problematiche aperte e offra prospettive concrete alle legittime attese dei sardi. È il momento di agire, con coraggio e con visione”.