Città Balneari, approvata la mozione di Fratelli d’Italia: “Bene per la Sardegna”

CAGLIARI – “Per le Città balneari o Comunità marine è necessario il riconoscimento di uno ‘status speciale’, che possa favorirne il sostegno e la valorizzazione. In Sardegna i comuni costieri sono 68, perciò la Regione ha un effettivo interesse ad agevolare l’iter per l’adozione di un apposito disegno di legge nazionale. Sarebbe un riconoscimento importante per queste realtà, risorse fondamentali per l’economia regionale, e per il consolidamento del turismo”. Così Cristina Usai, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e prima firmataria della mozione sulle Città balneari o Comunità marine, dopo l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale.

Un’iniziativa che nasce dall’esperienza del ‘G20 Spiagge’, network delle prime venti località balneari-marine italiane per attrattività turistica, del quale fanno già parte Alghero e Arzachena: “Avere il riconoscimento e il sostegno della Regione Sardegna è molto importante per arrivare a concretizzare il disegno di legge che il network G20s sta portando avanti dal 2019. Attività proseguita anche nei giorni scorsi, durante l’incontro del G20 a Sorrento, dove sono state discusse le sfide ambientali che i Comuni costieri affrontano come destinazioni turistiche, risultando evidente quanto sia necessario avere una legge che li tuteli”, ha aggiunto Usai.

“Si tratta di territori che nel periodo estivo subiscono un aumento di presenze che crea una significativa pressione su infrastrutture e servizi pubblici, con conseguenti difficoltà nella gestione e nella spesa legata soprattutto ai servizi essenziali (rifiuti, viabilità, sicurezza, sanità). L’economia delle città balneari si basa principalmente sul turismo stagionale e perciò richiede politiche mirate che considerino le peculiarità di queste aree. La richiesta di uno status è giustificata dalla necessità di un quadro normativo specifico che garantisca un modello di governance più efficiente, anche per favorire la tutela dell’ambiente e la sostenibilità dello sviluppo turistico, e una gestione più equilibrata delle risorse, garantendo un’adeguata qualità dei servizi sia ai residenti che ai turisti e migliorando la competitività delle destinazioni”, ha concluso l’esponente di FdI.