ALGHERO – “Signor Presidente, credo che nelle more della istituzione della Città metropolitana di Sassari, alla Rete metropolitana del Nord Sardegna in attuazione della legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, art. 2, comma 5, sia necessario che vengano assegnate le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari”, è il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, già sindaco di Alghero, a puntare i riflettori sull’annosa questione della sperequazione di risorse tra Sud e Nord Sardegna, in questo caso legata ai fondi per le “Città Metropolitane”.
Applicazione legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, art. 2, comma 5 e conseguente assegnazione alla Rete Metropolitana di Sassari delle medesime risorse assegnate alla Città Metropolitana di Cagliari nella fase di transizione.
Signor Presidente,
com’è noto la maggioranza di centrosinistra che sosteneva la Giunta Pigliaru, in una prima fase dell’iter di riforma degli enti locali compendiatasi nella legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2, nonostante le nostre forti prese di posizione contrarie si limitò ad istituire la sola città metropolitana di Cagliari. E, con un asfittico tentativo di compensazione, procedette alla istituzione della finzione giuridica della Rete metropolitana del Nord Sardegna e alla previsione di uno strumento finanziario riequilibratore che non ha mai funzionato, con gravissimi danni per il territorio metropolitano sassarese. Successivamente, il centro destra sardista sotto la Sua guida con legge 2 aprile 2021, n. 7 ha finalmente istituito la Città metropolitana di Sassari e con la medesima norma ha anche abrogato la norma sopra richiamata che aveva l’ambizione, purtroppo frustrata, di misura riequilibratrice.
Purtroppo, l’attuazione della LR 7/2021 fin dalla sua pubblicazione all’attualità ha subito uno stop, che perdura tuttora, per effetto di un dannoso intervento del Governo nazionale, dichiarato peraltro inammissibile nel marzo del 2022, che l’ha impugnata per incostituzionalità. E quindi, a fronte di una legge regionale vigente che l’ha istituita, che non è stata resa ancora operativa perché impugnata dal Governo nazionale con un ricorso dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 68 del 11 marzo 2022, la Città metropolitana di Sassari non può ancora fruire dei finanziamenti previsti dal PNRR.
Con la successiva legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, art. 2, comma 5, è stato introdotto nel nostro ordinamento un nuovo meccanismo riequilibratore simile a quello che la LR 7/2021 aveva abrogato, che testualmente prevede:
“5. Nelle more della completa attuazione della fase di transizione di cui all’articolo 23 della legge regionale n. 7 del 2021 e della conseguente entrata in funzione della Città
metropolitana di Sassari, la Regione provvede nell’ambito delle risorse europee, nazionali e regionali iscritte in bilancio, a garantire alla rete metropolitana di Sassari le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari.“
La norma predetta costituisce un provvedimento importante in chiave riequilibratice fra le due aree metropolitane regionali, che deve essere attuato al fine di consentire al territorio sassarese di non restare ai margini dello sviluppo e di compensare la mancata partecipazione del territorio metropolitano al PNRR ed al nuovo ciclo della programmazione 2021-2027.
La norma riequilibratice omette tuttavia di strutturare il percorso operativo da seguire e di specificare con quali specifici stanziamenti si intendono assicurare le dovute compensazioni a favore del territorio metropolitano sassarese.
Mi pare difficilmente contestabile che lo status di Città metropolitana rappresenti una straordinaria opportunità per i 14 territori italiani che si sono visti riconoscere l’istituzione. Del pari, queste opportunità sono oggi nostro malgrado negate alla Città metropolitana di Sassari, benché la legge regionale n. 7 del 2021 ne abbia sancito la formale istituzione. E son certo che non sfugga che la debolezza del territorio del sassarese trasferisca gli effetti finanziari e sociali negativi anche al resto della Sardegna, specie alla Città Metropolitana di Cagliari. Sono molteplici le opportunità offerte dal PNRR (avvisi e bandi 2021 e 2022) alle città metropolitane che la Città metropolitana di Sassari non ha potuto cogliere. A mo’ di esempio, si consideri che con il solo bando per la rigenerazione urbana previsto dal PNRR la Città metropolitana di Cagliari ha già beneficiato di un finanziamento pari a oltre 100 milioni di euro. Quale elemento di comparazione si consideri che la programmazione territoriale regionale ancora in corso per il settennio 2014-2021 a favore della Rete metropolitana del Nord Sardegna vale “solo” 75 milioni di euro di cui ad oggi realmente assegnati/convenzionati dalla Regione solo 26 milioni.
Riepilogando e riportando qualche cifra, emerge la notevole sperequazione a danno dell’area metropolitana sassarese. Con riferimento al ciclo della programmazione 2014-2020 la Città Metropolitana di Cagliari ha beneficiato di circa 300 milioni di euro, con finanziamenti regionali, FSC nazionali ed europei, FESR e Pon Metro. Mentre la Rete metropolitana del Nord Sardegna s’è vista assegnare circa 75 milioni di euro.
Ma v’è molto di più con riferimento al nuovo ciclo della programmazione 2021-2027 ed alle rilevanti opportunità che il PNRR ha già cominciato a produrre a partire dalla annualità 2021. Nel corso della sola prima annualità il PNRR ha già stanziato a favore della città metropolitane euro 3,266 miliardi (tralasciando di considerare le ulteriori risorse che sono state stanziate nel corso del 2022 e quelle che dovranno ancora essere stanziate nelle successive annualità). Con evidente larghissima approssimazione, possiamo ritenere che dividendo i 3,266 miliardi già stanziati dal PNRR per le 14 città metropolitana esistenti, arriviamo ad una dotazione assegnata di circa 230 milioni di euro per ciascuna città metropolitana per la realizzazione di importanti investimenti riguardanti la transizione digitale, la rigenerazione urbana e la transizione ecologica. Risorse di cui la Città metropolitana di Sassari non può fruire.
A queste risorse si aggiungeranno a breve quelle del nuovo ciclo della programmazione nazionale 2021-2027, con particolare riferimento alla nuova edizione del PON Metro che varrà circa 3 miliardi di euro (più del doppio di quello del 2014-2020) con uno stanziamento stimato a favore della città metropolitana di Cagliari fra gli 80 e i 100 milioni di euro.
Se pur queste cifre di larga massima necessitino di approfondimenti tecnici e di dettaglio, possiamo ragionevolmente sostenere che questo è lo scenario in cui suo malgrado la Rete Metropolitana di Sassari “arranca” perdendo opportunità e potenzialità di crescita con una grave sperequazione rispetto alla città metropolitana di Cagliari quantificabile in oltre 500 milioni di euro.
Signor Presidente, credo che nelle more della istituzione della Città metropolitana di Sassari, alla Rete metropolitana del Nord Sardegna in attuazione della legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, art. 2, comma 5, sia necessario che vengano assegnate le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari.
E in questa direzione siamo certi che con la sua autorevolezza e con la sua capacità di avere una visione complessiva delle esigenze e dei bisogni della nostra isola metterà in campo ogni strumento necessario a concretizzare la perequazione ed il riequilibrio ad oggi claudicanti.
Cordiali saluti
Marco Tedde