ALGHERO – “Apprendo oggi, venerdì 23 giugno 2017, che il nostro sindaco alle 22.15 di sera, rientra a casa dopo una delle tante, tantissime giornate di lavoro e sempre oggi, leggendo un suo post, scopro cosa in realtà possa celarsi dietro una stretta di mano, è commovente associare questo gesto al ricordo che ho di un vecchio cartone animato che guardavo da piccolo ed è proprio pensando al Genio delle Tartarughe e al grande Dragon Ball che asciugo una lacrima scesa al pensiero della Super Onda energetica. Comunque, l’importante è che il nostro sindaco abbia deciso che andrà avanti e lo farà ascoltando.
Mi fermo un secondo a pensare e mi chiedo, perchè alle 22.15 di un 23 giugno, in una città che dovrebbe essere turistica, come dovrebbe essere Alghero, fra critiche mediatiche e onde energetiche, un uomo che ricopre il suo ruolo, al posto di essere in piazza alla presentazione di un libro, a salutare il pubblico per la fine di un concerto, ad assaggiare un piatto durante una rassegna gastronomica, magari in spiaggia a piedi scalzi per una festival musicale o al museo a brindare dopo la presentazione di una nuova stagione museale o teatrale o letterale, magari musicale addirittura planetare, rientra a casa alle 22.15? Penso e mentre lo faccio, sento di avere moltissima energia dentro di me. Mi rispondo. Alle 22.15 di un 23 giugno, in una città che dovrebbe essere turistica, come dovrebbe essere Alghero, fra critiche mediatiche e onde energetiche, un uomo che ricopre il suo ruolo, è a casa perchè intorno a lui, non sentirà nulla, potrà sforzarsi di ascoltare, ma purtroppo fuori da quella casa regna il silenzio, potrà tirare dritto quanto vorrà, tanto non ci sarà nessuno d’avanti a lui, nessuno lo fermerà, dritto, verso la realizzazione del suo programma, che ovviamente, aimè consiste nel nulla. Nessuna rassegna, nessun concorso, nessuna nuova stagione, nessuna onda energetica.
Da qualche anno assistiamo al Rally, quest’anno abbiamo assistito all’importante partenza del centesimo Giro d’Italia, godiamo di manifestazioni come quella di San Giovanni e ci siamo divertiti e presto torneremo a farlo, durante l’Holi Festival of Colors. Sento doveroso ringraziare chi veramente ha fatto sì che questi eventi si svolgessero ad Alghero. Voi penserete, come moltissime persone comuni farebbero, che tutto sia stato un dono del nostro sindaco per suggellare la missione che da qualche anno ormai ha intrapreso per tutti noi e invece no. Mi rattristo. Faccio delle ricerche. Ricordo. Ricordo che il Rally d’Italia ad esempio, fu fortemente voluto dal Consigliere Enrico Daga, esattamente durante il commissariamento del Sindaco Stefano Lubrano, mi chiedo: il nostro attuale sindaco ad esempio, avrebbe mai avuto il coraggio di bloccare il traffico su gran parte del lungomare Barcellona per circa venti giorni, senza conoscerne minimamente la portata dell’evento? Avrebbe avuto la capacità di vedere dove altri hanno saputo vedere? Mi demoralizzo. Lo vedrei bene il nostro sindaco, arrivare sulla sua nuvola magica fra mille azioni acrobatiche, non fraintendetemi, ma purtroppo non è lui il pilota di quella nuvola.
Faccio delle ricerche. Ricordo. Ricordo che ad esempio i meriti per l’organizzazione l’Holi Festival of Colors, la mega festa del colore in spiaggia, possiamo solo attribuirli a Stefano Canu titolare del Kelu Lounge Bar e non all’attuale amministrazione, quindi merito al privato. Insomma gli avversari da battere con forza e volontà sono tanti. Sarebbe veramente fortissimo se sapesse dove arrivare.
Avete presente i Fuochi di san Giovanni? Che fino alla fine degli anni 70 era la festa più sentita dagli algheresi? Ecco, furono reinventati e rivistati dal Consigliere Enrico Daga con il sostegno della Pro Loco di Alghero, Associazione oltretutto che fu proprio ricostituita da Daga dopo decenni di soppressione, individuando per questa un grande unico obiettivo: lavorare per il recupero di questa ricorrenza. Anche in questo caso quindi, nessuna Sfera del Drago per il nostro sindaco.
A questo punto demoralizzato e scoraggiato cerco di farmi forza rivivendo quei giorni toccanti del Giro d’Italia. Chiudo gli occhi e cerco di ricordare. Per il Giro d’Italia, dopo un’intuizione di Giuseppe Fasolino, Sindaco di Golfo Aranci, quindi non esattamente sindaco di Alghero la Regione Sardegna ha investito 4,5 milioni di euro, riconoscendo in Alghero, la sede naturale per la sua partenza non certo per i meriti di mario bruno, ma solo perchè proprio Alghero, grazie alla sua conformazione è l’unica vera città, insieme a Cagliari in grado di sostenere eventi di questa portata.
Patisco tutto questo e penso che nessuno sa dove sta davvero il nostro sindaco. Oltre ai risultati appena citati, ovviamente non ottenuti grazie a questa amministrazione, cerco un calendario estivo per scoprire a quali avvenimenti andremo incontro, è solo giugno penso, cronaca rosa, dimissioni varie e arresti plateali, andranno in vacanza no?
Ma non trovo nulla, niente, il vuoto, un calendario di eventi estivi completamente privo di contenuti. Rimpiango i vecchi tempi del Festivalguer concepito da Antonio Costantino ex giunta Tedde che grazie alla collaborazione di Sardegna Concerti ha fatto si che Alghero ospitasse nomi come, e ne cito solo alcuni, Zucchero, Planet Funk, Tiziano ferro, Alex Britti, Elisa, Lucio Dalla, Lorenzo Jovanotti, Antonello Venditti, Francesco de Gregori, Fiorella Mannoia, James Brown e poi Maurizio Crozza, Renzo Arbore e Claudio Baglioni, un’altra lacrimuccia accarezza il mio viso mentre realizzo che questi signori che amministrano me e la mia città siano, a mio avviso, vergognosamente incompetenti, capaci solo di fregiarsi di meriti derivati da altri.
Qualcuno potrebbe pensare che sarebbe un atto di vera responsabilità rassegnare le proprie dimissioni e lasciare spazio ad altri per il bene di Alghero, invece io, estremamente demoralizzato, mi vesto per andare a fare quattro passi ed esco di casa dopo una delle tante notti insonni. Incontro moltissime persone comuni che mi camminerebbero sopra se mi vedessero dolorante a terra.
Spero. Spero che il nostro sindaco trovi presto le sette sfere e che tutti i suoi desideri, sempre che rimarrà tempo, si possano avverare”.
Claudio Sini