CAGLIARI – La mobilitazione continua. “Non arretriamo di un centimetro, vogliamo fatti concreti altrimenti siamo pronti a scendere in piazza subito. E lo faremo con iniziative molto più pesanti”. Sono le parole del presidente di Coldiretti Sardegna all’indomani della manifestazione che ha portato in piazza 5mila pastori, agricoltori e pescatori arrivati da tutte le parti della Sardegna accompagnati da oltre 150 sindaci.
“Le risposte sono arrivate solo dal ministro Martina mentre la Regione continua a tentennare – sostiene il presidente -. La risoluzione della Commissione Attività produttive, ieri discussa e approvata dal Consiglio regionale, continua a non piacerci, non indica nessun intervento che riconosca denari ai pastori per compensare le perdite, e favorisce solo i trasformatori. In Consiglio, tuttavia, ieri sera è emerso che alcuni consiglieri di maggioranza, soprattutto i giovani, hanno manifestato più sensibilità verso i pastori anche se al momento del voto si sono dovuti adeguare alle ragioni di partito evidentemente ancora influenzato dai trasformatori. Rimane esclusa senza motivo – precisa -, tutto il resto del comparto agricolo e tutte le altre vertenze contenute nella nostra piattaforma. La guardia rimane alta, vigileremo sulle azioni della Giunta e del Consiglio ed avranno il tempo contingentato”.
“Le migliaia di pastori e agricoltori presenti ieri a Cagliari testimoniano le difficoltà che vive il comparto – sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -, il messaggio arrivato alla Regione è chiaro. Ringraziamo i tantissimi sindaci della vicinanza e del sostegno. Il loro ruolo è fondamentale, per questo chiederemo di non abbandonarci ma di stare al nostro fianco fino a raggiungere gli obiettivi”.
Nella foto Luca Saba Coldiretti
S.I.