CAGLIARI – Servono misure straordinarie e lo sblocco immediato dei diversi milioni di euro fermi per dare un poco di ossigeno alle aziende agricole.
E’ l’accorato appello di Coldiretti Sardegna al presidente della Regione Christian Solinas: “denari attesi da anni e bloccati dalla burocrazia, che in questo momento di emergenza sanitaria ed economica sarebbero fondamentali per dare un poco di liquidità e poter affrontare con maggior forza, nonostante le grosse difficoltà, un momento che potrebbe rivelarsi, per molte imprese letale, viste le tante difficoltà che si stanno incontrando per produrre, trasformare e soprattutto per vendere”.
I tempi dell’emergenza si stanno allungando e ogni giorno si allunga l’elenco delle perdite in campagna con il paradosso di dover vedere quintali di cibo lasciato sul campo. L’ennesima calamità, pesantissima questa, che si abbatte su un settore attanagliato da filiere distorte che spesso non garantiscono neppure i costi di produzione, una lentissima burocrazia che le sta strozzando e un clima impazzito che sta mandando in tilt la programmazione agricola.
“E’ il momento dei fatti, di interventi urgenti ed eccezionali – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Occorre trasferire i diversi milioni di euro oggi bloccati del psr e delle calamità alle aziende agricole, con controlli ex post, cosi come chiesto dal presidente della Giunta Solinas per i Comuni. I denari servono oggi, domani sarebbe troppo tardi. Sono bloccati da anni a causa di una cieca burocrazia che oggi più che mai deve essere vinta da una politica vicina alle imprese”.
Coldiretti Sardegna plaude alle interrogazioni presentate dal gruppo del Partito Sardo d’Azione per lo sblocco delle misure del Psr ferme, alcune anche dal 2016 e delle iniziative a favore della pesca, uno dei settori maggiormente penalizzato dall’emergenza sanitaria del Corona virus, ma alle quali vanno aggiunte anche la liquidazione della siccità del 2017 e delle calamità del 2018.
“C’è una emergenza eccezionale che merita interventi da parte delle istituzioni altrettanto straordinari – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -, oggi bisogna garantire liquidità alle imprese, con lo sblocco delle misure del Psr e delle calamità lo si farebbe a costo zero. E’ necessaria anche una forte campagna istituzionale di promozione del cibo locale, perché stiamo rischiando, paradossalmente proprio in un momento in qui siamo isolati e attaccati dalle altre nazioni solo per motivi strumentali, di lasciare sul campo a macerare tantissimi quintali di cibo coltivato e trasformato in Sardegna. Per questo rinnoviamo l’appello ai sardi di consumare cibo locale e alla grande distribuzione di dare priorità nei loro scaffali ai prodotti dei nostri agricolto