ALGHERO – L’elenco delle urgenze è lungo. Pure molto. Del resto è stata definita, a ragion veduta, “La Riviera del incompiute”. Tra le tante che devono essere affrontate e che si presume siano nell’agenda dall’attuale amministrazione e che comunque sono state tema di discussione e pure scontro negli ultimi anni, soprattutto in campagna elettorale, c’è anche la revisione del “Piano del Commercio”.
Tutti, o quasi, concordi nel fotografare un disordine generale creato dall’aumento, in alcuni punti perfino sconsiderato, dei “suoli pubblici”. E’ vero che questa sorta di “deregulation” parte da anche da atti pregressi e dalle leggi nazionali sul settore, ma, come ripetuto più volte in questi anni, è possibile dare delle linee di indirizzo attraverso regolamenti e determinazioni a firma dell’Amministrazione e nello specifico della Giunta in carica.
Entrando, brevemente, nello specifico urge riordinare l’offerta commerciale, oltre che l’estetica e dunque facendo applicare le leggi in vigore, del Centro Storico. Oramai luogo sempre più attrattore per i turisti che giungono in città che, oltre le spiagge e i ristoranti, hanno come caratteristica la classica passeggiata nelle vie dell’Alguer Vella. Ovviamente entro l’ora di cena, perchè dopo anche questa parte si svuota a parte qualche locale che resiste. Del resto, oramai, il Centro Storico vede un invasione di attività come mai accaduto prima anche se questo appare essere contrario alla diffusa crisi economica.
Per questi e tanti altri motivi, compreso quello di dare un indirizzo chiaro ai mercati civici e dunque all’offerta generale delle eccellenze del territorio, oltre che ridare vigore a format di enogastronomia (che fino pochi anni fa erano appuntamenti di forte richiamo) connessi a cibi di pregio come il “riccio di mare”, aragosta, vino, olio, etc. Commercio e Turismo sono le colonne dell’economia cittadina e vanno a braccetto, per questo sono attesi interventi che possano riportare Alghero nel posto che merita.
Nella foto alcuni tavolini nel Centro Storico
S.I.