SANT’ANTIOCO – Il Comune di Sant’Antioco apprende con stupore dell’intenzione del Governo nazionale, così come denunciato dalla Cisl, di procedere con il commissariamento di alcune opere pubbliche riguardanti la Sardegna, tra le quali anche il collegamento per Sant’Antioco (nuovo ponte). «Un atto che sa di sgarbo istituzionale, nonché di offesa alla dignità dei sardi – commenta il Sindaco Ignazio Locci – che ancora una volta, se la notizia venisse confermata, dovranno confrontarsi con commissari provenienti chissà da dove, anziché con i rappresentanti eletti, così come dovrebbe essere. E in particolare con la Giunta Regionale e con l’Assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia, al quale rinnoviamo stima e piena fiducia».
E così, dopo quasi un anno di attesa dal deposito dell’interrogazione dell’Onorevole del M5s Pino Cabras (giovedì 10 ottobre 2018) sulle opere infrastrutturali inserite nel Piano Sulcis (nuovo ponte e circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta) «Salutata da certuni – prosegue il Sindaco – come lo strumento che avrebbe smosso le acque e condotto il Governo su posizioni più consone alla volontà del Consiglio Comunale, che ha manifestato contrarietà all’opera, apprendiamo che l’unico provvedimento che è stato capace di assumere il Ministro Toninelli sarebbe il commissariamento. Non la risposta all’interrogazione “salvifica” dell’onorevole Cabras, peraltro del suo stesso partito, bensì il commissariamento, che profuma tanto di vecchia politica, quella osteggiata dai pentastellati. Ci aspettavamo il responso serio e sensato ai legittimi interrogativi posti dal Deputato Pino Cabras, ma evidentemente così non è stato, benché siano trascorsi 11 mesi. Mentre noi, dunque, lavoriamo sodo e portiamo avanti il nostro iter, compresa la gara d’appalto per il primo lotto delle opere di ristrutturazione dell’attuale ponte, attendiamo che il “non pervenuto” Ministro Toninelli dia un segno della sua esistenza, al di là dei social, con atti concreti».
Nella foto il sindaco Locci
S.I.