Asl, Arru e Riformatori: scintille

CAGLIARI – «L’assessore conoscerà anche la giurisprudenza ma di sicuro non conosce la differenza fra denuncia ed esposto: l’esposto è la segnalazione che il cittadino fa all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti se ricorre un’ipotesi di reato. Quindi l’esposto non è una denuncia». Lo dichiara il presidente dei Riformatori sardi, Roberto Frongia, replicando all’assessore della Sanità. «Comunque – dice ancora Frongia – l’assessore dica chiaramente se la lettera del direttore generale dell’assessorato è valida o no, se la proroga dei commissari è legittima o esiste una sentenza del Consiglio di Stato che la esclude espressamente. Non faccia giri con le parole, dica sì o no!”

“L’Assessorato – fanno sapere dalla Giunta Regionale – conosce molto bene la giurisprudenza del Consiglio di Stato e delle altre Corti di merito e di legittimità in materia di proroga degli organi di vertice delle Pubbliche Amministrazioni. Né questa giurisprudenza, né la disciplina di legge della materia affermano o possono far altrimenti ritenere che gli attuali Commissari straordinari delle aziende sanitarie sarde non siano tutt’ora validamente in carica. Le sentenze, compresa quella tanto cara ai Riformatori sardi e al loro legale (che, peraltro, senza ingiuria per gli automobilisti, è relativa alla proroga del Commissario straordinario dell’ACI), andrebbero lette e capite tutte. Con riguardo alle iniziative giudiziarie annunciate a mezzo stampa, si rammenta che accusare qualcuno, davanti all’autorità giudiziaria, della commissione di un reato, che si sa non essere stato commesso, è a sua volta un reato”.

Nella foto ospedale di Sassari

S.I.