ALGHERO – La Corte Suprema ha annunciato oggi la condanna tra i 9 e i 13 anni di prigione per i nove leader politici e della società civile catalana. Oriol Junqueras, Jordi Turull, Raül Romeva, Dolors Bassa, Joaquim Forn e Josep Rull erano membri del precedente Governo catalano; Carme Forcadell era la presidente del Parlamento della Catalogna e Jordi Cuixart e Jordi Sánchez due leader della società civile.
“La Corte li ha ritenuti a vario titolo colpevoli dei reati di sedizione e malversazione nell’ambito della celebrazione del referendum sull’indipendenza del 1 ottobre 2017, al termine del processo iniziato lo scorso 12 febbraio a Madrid.
Di fronte alla pubblicazione della sentenza nei confronti dei nove leader politici e civili catalani processati per aver dato voce ai cittadini della Catalogna, il Ministro di azione estera del governo catalano, Alfred Bosch, ha dichiarato quanto segue:
· Si tratta di un processo politico in cui delle persone sono state giudicate esclusivamente sulla base di idee politiche.
· La sentenza che condanna al carcere i 9 leader catalani è un errore storico che non risolve il problema, bensì lo aggrava.
· Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, non si è impegnato per risolvere la situazione attraverso il dialogo, come dimostrano le richieste di condanna avanzate dalla Procura e dall’Avvocatura di Stato, due cariche nominate direttamente dal governo.
· Lungi dall’offrire una soluzione, la sentenza contro i prigionieri politici trasferisce questo conflitto a livello europeo e ai tribunali internazionali.
· È necessario che la comunità internazionale sia parte attiva nella risoluzione del conflitto tra Catalogna e Spagna. Nessuno può rimanere in silenzio di fronte a questa violazione dei diritti fondamentali.
· Il governo della Catalogna ha sempre sostenuto che il conflitto non può essere risolto con ulteriore conflitto e lancia un appello internazionale a favore del dialogo e di una soluzione democratica”.
Nella foto la Generalitat
S.I.