ALGHERO – Chiusura coi botti in Consiglio Comunale. Inizio della seduta con forti tensioni riguardo la situazione delle educatrici dei servizi non residenziali in merito all’accredimento del Plus o alla gestione tramite appalto. Ieri era attesa una risoluzione che non è arrivata. Il documento avrebbe trovato anche d’accordo il Partito Democratico coi consiglieri Daga e Pirisi ciò al fine di dare ristoro alle richieste delle assistenti presenti in massa nell’aula di via Columbano. Ma “rispetto a quanto annunciato e soprattutto a quanto ci aveva promesso il sindaco, non è stata mantenuta la parola e queste persone, che poi sono delle famiglie algheresi, rischiano di trovarsi in condizioni peggiori di quelle in cui sono con anche problemi per gli assistiti”, hanno detto Daga e Pirisi. I due esponenti dem, dopo aver appreso che non si sarebbe discussa la risoluzione, in segno di protesta, hanno lasciato l’aula e non hanno partecipato ai lavori.
Sulla stessa lunghezza d’onda le altre forze di opposizione che però hanno deciso di prendere parte alla discussione e votazione dei punti previsti tra cui il Dup, importante documento di programmazione, illustrato in aula dall’assessore Tanchis, che ha trovato totalmente critici i consiglieri Ferrara, Pais, Pulina e Piras soprattutto sul metoto utilizzato dall’amministrazione dove “la parola partecipazione è ancora solo uno slogan con i documenti, come lo stesso Dup composto da 270 pagine, consegnato la vigilia di Natale”. Forti critiche per l’assenza di assessori e consglieri di maggioranza nella commissione in cui si doveva parlare del Dup. Il documento è poi passato coi voti della sola maggioranza. A sottolinearea l’atteggiamento divenuto oramai “insopportabile” è stata la Salaris ricordando quelle che erano le “promesse elettorali del tutto disattese in questo primo anno e mezzo di consigliatura che vede il sindaco brindare per le cose realizzate quasi tutte ascrivibili alle precedenti amministrazioni e in particolare al centrodestra”.
Sempre sul Dup dai banchi dell’opposizione è stato evidenziato che se il “sindaco vuole veramente aprire al Pd o alle altre forze poteva attendere a definire il documento di programmazione che di fatto, invece, blinda la politica dall’ammninistrazione e su cui dunque non può arrivare alcun contributo dall’esterno, a questo punto è solo una quesitone di poltrone”. Ma il Pd, in tale senso, ha già detto di no. Si è poi certificata l’uscita del Comune di Alghero dal Sistema Turistico Locale, uno delle poche realtà, con la chisura delle Province e l’assoluta incosistenza degli organismi preposti in seno anche all’ammninistrazione comunale, che poteva fungere da catalizzatore per la promozione dell’area vasta del Nord-Ovest dell’Isola. Il consigliere Pais ha ricordato la valenza dell’ente e anche il buon lavoro svolto dall’allora presidente Enrico Daga.
Infine, e non poteva non essere cosi, si è chiuso il 2015 con l’ennesimo caso e soprattutto con lo scioglimento della seduta consigliare. Auguri e pacche sulle spalle da una parte e una grossa arrabbiatura dall’altra. Questo per la mancata approvazione del Piano Industriale della Secal. Da segnalare che il Consiglio convocato alle 11 si è protratto fino le 18 (cose mai viste) e il presidente dell’ente preposto alle riscossioni, Salvatore Marino, ha atteso diverse ore per intervenire sul tema per poi scoprire, come svelato ancora una volta da Pais, che ancora una volta ha letto tutta la documentazione fornita, che c’erano due “piani” con differenti voci e in uno mancava il parere dei revisori. Questo ha mandato in tilt il Consiglio, numerose sospensioni per arrivare all’ultima, quella degli auguri di buon anno. Sperando che sia veramente calato il sipario su un modo di fare politica piuttosto inedito e marziano. Gennaio sarà decisivo, è stato detto. Lo spera tutta la città.
Nella foto la seduta consigliare di ieri
S.I.