ALGHERO – Ogni qualvolta si avvicina, o meglio si annuncia, un momento catartico nel Consiglio Comunale, questo improvvisamente svanisce. Non si verifica. Almeno non nell’entità prevista con gli ovvi risvolti politici attesi che ne conseguirebbero. Anche ieri solo la “seconda convocazione”, di fatto, ha “salvato” la maggioranza che sostiene l’attuale Giunta e Sindaco. Tra i banchi del centrosinistra mancavano Giampietro Moro, Mario Nonne e Alessandro Nasone andando a ridurre le fila dei governanti a sole 11 unità ovvero il medesimo numero degli oppositori. Situazione che impedirebbe di approvare gli atti che transitano in via Columbano.
Ma, per diversi motivi, ieri c’erano assenze anche tra tra i banchi di minoranza. Tra cui quella di Monica Pulina andata via proprio per protestare contro “il reiterato e scriteriato uso della seconda convocazione che porta a decidere e votare su atti fondamentali coi i voti di pochi pochi consiglieri, procedura che oramai si porta avanti da mesi, è una vergogna”, ha tuona l’esponente di centrodestra prima di lasciare via Columbano. E proprio per evitare di approvare importante provvedimenti con pochi esponenti politici e dunque con una minima rappresentanza dei cittadini, l’opposizione, per bocca di Emiliano Piras, ha chiesto di rinviare il punto relativo alla “Presa d’atto del Piano d’Assetto Idrogeologico” ad una prossima seduta e discutere e approvare nel frattempo il regolamento per le associazioni che tutelano la lingua algherese-catalana.
Proposta messa ai voti ma, come detto, pur essendo inferiori rispetto al numero legale, ma essendo in “seconda convocazione”, dove bastano 8 consiglieri per procedere coi lavori e non essendoci tutti i rappresentanti delle minoranze, la proposta è stata bocciata. A quel punto si è andati avanti. Dopo le brevi segnalazioni, l’assessore Balzani ha illustrato la delibera del Pai che ha visto diverse critiche da parte dei consiglieri di Forza Italia per l’iter procedurale adottato che pone l’Ente Pubblico a diversi rischi. Al momento del voto le opposizioni sono uscite e, com’era noto, la delibera è passata coi voti dei 9 consiglieri, più Presidente e Sindaco presenti in Aula.
Caso politico. Non può non saltare agli occhi l’assenza dei tre consiglieri di maggioranza: Moro, Nonne e Nasone. A margine dei lavori si è parlato di improrogabili impegni personali, ma sembra che ci siano invece anche alcuni malumori legati a diverse questioni politiche ancora irrisolte. A partire dalla discorso del tesseramento del Pd fino alla definizione degli assetti nelle partecipate (Parco e Meta) e anche della nomina del sostituto di Cacciotto (nuovo consigliere regionale). Insomma, non è tutto rose e fiori e restano i soliti problemi, anche se, come capita oramai da mesi, ogni qualvolta arriva la riunione del Consiglio, rispetto a quanto previsto e prevedibile fuori dalla massima assise, tutto, o quasi, rientra.
Nella foto il Consiglio Comunale
S.I.