ALGHERO – Neanche nata è già monca. La Consulta Cívica per les Polítiques Lingüístiques dal Català de l’Alguer vede già dei problemi e neanche di poco conto che manifestano divisioni sul percorso attuato e su quello da realizzare. Ieri nella sala del Consiglio Comunale si è proceduto all’elezione degli organi della Consulta quale primo passo per il funzionamento dell’organismo.
A parte le normali auto-celebrazioni da parte dell’Amministrazione Bruno rispetto a questo primo step, c’è da considerare, infatti, che tre associazioni compresa la nostra (Omnium cultural, Ateneu alguerés e Salvaguarda del patrimoni historic cultural de l’Alguer) si sono astenuti non sono rappresentati nel comitato direttivo e, soprattutto, non hanno votato Guido Sari che si è dimesso dalla carica di segretario. Quindi, di fatto, questa consulta “è nata col piede sbagliato, anzi senza piede”, come fanno sapere alcuni associati.
Un ennesimo buco nell’acqua che vede inficiare il lavoro di mesi riguardo la costruzione di un percorso unitario riguardante la salvaguardia della lingua e della storia, senza considerare che i rapporti con la Catalogna e Barcellona, in questi mesi, si sono ridotti al lumicino se non addirittura scomparsi dal radar dell’Amministrazione. E questo, per la Città Catalana d’Italia, è un fatto gravissimo.
Nella foto l’incontro in Consiglio per la nascita del direttivo della Consulta
S.I.