CT aerea, ai sardi briciole rispetto a Baleari e Corsica. Sistema da rivedere

ALGHERO – Grande partecipazione e interesse ha destato il “Meet Forum 2022”. Un’edizione molto importante visto il periodo e in considerazione dei vari accadimenti (pandemia, crisi e guerra in Ucraina) che, ovviamente, hanno dei riflessi importanti anche nel mondo dei trasporti. La due giorni di incontri, che si è svolta all’Hotel Carlos V, ha visto emergere diversi spunti. In particolare sono stati i professori dell’Università di Cagliari Usai e Fancello, parlando di trasporto aereo, a far emergere quanto la Sardegna sia molto svantaggiata per rispetto a Corsica e Baleari.

La Continuità Territoriale tra l’Isola e lo Stivale, infatti, è finanziata in maniera molto minore rispetto ai “cugini”. A fronte di 1milione e 640mila abitanti la Sardegna ottiene 41,7 milioni ovvero 25,4 euro a residente, le Baleari sono in 1milione 107 residenti e ottengono 200milioni ovvero 180,5 euro a persona e al Corsica (399,178 abitanti) prendono 84,3 milioni e dunque 248,5 euro a residente. Come sempre, i numeri chiariscono fiumi di parole e propaganda (vecchia e nuova) su una legge che “condanna” la Sardegna a dei trasporti radi e difficoltosi. Cifre che mettono a nudo il fatto che lo Stato, in questo caso il Governo Conte, dove sono presenti forze politiche che governano anche in Sardegna, dovrebbe mettere a disposizione maggiori fondi.

Non parole, annunci, soldi. Altrimenti, come si sta già emergendo, anche Volotea non riuscirà a essere presente per i prossimi bandi e pure Ita, o chiunque per loro, non potrà sopportare dei trasporti in continuità, ovviamente, in deficit. Dal tavolo del Carlos è emerso che per la Sardegna sarebbe meglio una soluzione ibrida tra Spagna-Baleari (che di fatto è “mercato libero” con, però, rimborso fisso dei 2/3 del biglietto ai residenti) e Corsica-Francia dove invece vi è un fondo per determinate rotte. Detto questo, i trasporti restano, ancora oggi, il nodo fondamentale per lo sviluppo, anche sociale e culturale, oltre che economico e dunque turistico, della Sardegna. Tutto il resto viene dopo, speriamo che, prima o poi, ci si renda conto (soprattutto a Roma) di questo. Alla luce anche di dati molto positivi e incoraggianti che, nonostante il periodo, segnano il trasporto aereo con lo scalo Riviera del Corallo che registra un +8,7 rispetto al 2019 e un + 361,4% in riferimento all’annus horribilis 2021.