ROMA – “Ita è la compagnia di bandiera di proprietà del Mef e il Governo non può girarsi dall’altra parte”. Ministro Giorgetti intervenga e faccia in modo che “Ita si proponga per la continuità territoriale con Alghero”. Parole ferme volte a chiedere chiarezza e impegno quelle utilizzate dal deputato del Pd Silvio Lai in una lettera che questa mattina ha inviato al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
“La Sardegna non si può permettere – prosegue Silvio Lai nella missiva – di subire un’altra condizione come quella già subita: Alghero e il nord ovest dell’isola deve avere una risposta adeguata sul piano della continuità aerea e questa risposta deve avvenire tramite un’offerta di ITA. Un’offerta che non prevede perdite considerato che gli oneri di servizio sono finanziati con 13 milioni di euro ma che non deve puntare a speculazioni come ci dobbiamo aspettare da una società pubblica”.
“In queste ore – sottolinea Silvio Lai – si sta procedendo con un bando urgente per consentire l’applicazione degli oneri di servizio per la continuità territoriale aerea da Alghero agli aeroporti di Milano Linate e Roma Fiumicino, dopo una prima gara andata deserta perché si tratta di un territorio con circa 350.000 abitanti che utilizzerebbero notevolmente le tratte sottoposte a oneri di servizio lasciando poco spazio alle speculazioni sulle tariffe per i non residenti. Questo a causa di un gravissimo errore della Regione che non ha inserito un vincolo tariffario massimo per i non residenti come era invece presente sino al 2018.
Tutte le compagnie aeree possono partecipare a questa nuova chiamata della Regione Sardegna su mandato del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e su autorizzazione dell’Unione Europea.” Due cose per Silvio Lai sono da evitare. Assistere passivi “assisteremo ad un colpo definitivo allo sviluppo di un territorio che ha grandi potenzialità dopo una grave crisi industriale ma che richiede di essere supportato” e al tempo stesso evitare quanto “già successo qualche anno fa quando la gara fu vinta da una compagnia aerea minore proveniente dalla Romania che per un anno generò una condizione insopportabile di isolamento e inadeguatezza: accordi di code sharing quasi inesistenti, nessuna connessione con le altre compagnie, servizi inadeguati per passeggeri e merci”.
“D’altronde l’offerta di Ita non prevedrebbe “perdite considerato che gli oneri di servizio sono finanziati con 13 milioni di euro ma che non deve puntare a speculazioni come ci dobbiamo aspettare da una società pubblica”. Per questo Caro Ministro “il governo non si disinteressi del territorio ed intervenga con immediatezza e concretezza”