ALGHERO – “In materia di Continuità territoriale aerea da e per Alghero aumentano le mie preoccupazioni. Di seguito le dichiarazioni dell’Amministratore delegato di Aeroitalia al quotidiano Travel: Meno Sardegna e più Sicilia
Grande attenzione andrà alla Sicilia, «dove per certo aumenteremo la capacità su Catania, Comiso e Palermo, scali dove ci sentiamo molto ben strutturati. Sicuramente parteciperemo nuovamente al bando su Comiso, dove già abbiamo un velivolo basato e operiamo per Roma e Milano (oltre agli stagionali estivi, ndr). E non escludo che inizieremo a operare anche da Trapani». La Sicilia «è il nostro primo mercato, e se durante la winter opereremo solo voli domestici, per l’estate successiva apriremo a rotte internazionali».
La Sardegna, invece, data inizialmente come terreno ideale per le operazioni di Aeroitalia Regional e i suoi Atr, subisce una frenata: «La Sardegna, purtroppo, ha problematiche legate ai costi che non rendono competitivo per noi l’utilizzo di questi aerei: i due aeroporti del Nord sono peraltro tra i più costosi in Italia».
Resta il tema della continuità territoriale: «Dobbiamo decidere se e a quali bandi partecipare. Probabilmente non a quello su Alghero, benché siamo cresciuti molto lì, siamo a +20% (con i voli giornalieri sia su Roma sia su Linate). Ma, come dicevo, i costi aeroportuali sono elevati».
E’ evidente come Aeroitalia stia meditando di cambiare strategia e pensi di lasciare Alghero.
Aumenta quindi il rischio che, entro luglio, nessun vettore, come già avvenuto nel recente passato, partecipi alla gara per collegare Alghero.
La conseguenza sarà che, ancora una volta e solo per il nostro scalo, partirebbe una procedura d’emergenza.
Ritengo quindi sia indifferibile aprire un dialogo con tutti i vettori potenzialmente idonei a concorrere alla gara, per verificare se esistono reali criticità legittimamente sanabili, prima della scadenza dei termini di presentazione delle offerte”
Umberto Borlotti
Già D.G. SoGeAAl