ALGHERO – Venerdì e sabato scorsi ad Alghero si è svolto il workshop “La zona costiera una risorsa da tutelare & un volano per la ripresa economica”, format ideato da Osservatorio Nazionale Tutela del Mare (ONTM) per poter dare visibilità ad esperienze innovative legate al turismo sostenibile e del Ben-Essere. La due giorni è stata peculiare per la sua proposta: tecnologia, ambiente e turismo legati da un’offerta legata a scelte consapevoli ed ambientali da parte del turista e degli attori del settore ed è stata patrocinata anche da Confindustria Centro Nord Sardegna.
Ad aprire i lavori, nella sala conferenze di Lo Quarter, Alberto Sanna, direttore del Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate per la Salute ed il Ben-Essere dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, e presidente dell’Innovation HUB di ONTM, con la sua visione di turismo del Ben-Essere e di un circolo virtuoso del turismo.
Poi Amadeus, leader nel mondo dei viaggi e turismo, per voce di Paola Gariglio, Senior Manager Innovation & Partners Strategy, ha dato visibilità del report Traveler Tribes 2033: il futuro dei viaggi ed i profili dei nuovi viaggiatori, le sensibilità che influenzeranno scelte e destinazioni dei prossimi dieci anni. In primis sostenibilità e tutela dell’ambiente.
Altroconsumo, entità che da anni svolge l’attività di consolidamento e tutela degli interessi di centinaia di migliaia di consumatori in Italia, ha ricordato che per rendere sostenibile il turismo, è buona regola adottare comportamenti che possono sembrare banali ma sono di buon senso: evitare prodotti usa e getta, non lasciare rifiuti per le strade, nei boschi, sulle spiagge, portare via con sé tutto ciò che non si consuma, sperimentare il trekking e gli spostamenti in bici e soprattutto: ricordarsi di essere ospiti. Poche regole ma fondamentali. Altroconsumo nel 2021 ha indetto l’iniziativa FuoriPorta, “Opportunità per sportivi e appassionati del territorio e di attività all’aria aperta per realizzare e promuovere il proprio itinerario”, scommessa vinta da Doris Zaccaria e Davide De Forni, con un mix di fruizione del Mare a Porto Conte in kayak e trekking a Punta Giglio. Le attività outdoor hanno contato sabato piú di 60 partecipanti.
I giorni precedenti l’evento, NeMeA Sistemi, PMI Innovativa con sede ad Alghero e Sanremo, ha dato un contributo tecnologico effettuando rilievi nell’area di Tramariglio con droni acquatici dotati anche di una videocamera subacquea HD per la ricognizione del fondale e una mappatura delle praterie di posidonia.
Anche Agenzia Spaziale Italiana ha contribuito fornendo i dati del satellite Prisma per calcolare gli indici di vegetazione (NDVI) presenti nel Parco di Porto Conte, che permettono di dimensionare il volume di ossigeno prodotto e rilasciato nell’ambiente. Dai dati Prisma elaborati da NeMeA anche una visuale inedita del materiale in sospensione in mare: foglie morte e altri residui delle piante di posidonia dalle quali è possibile calcolare la vitalità delle praterie di posidonia e prevedere dove si spiaggerà ricordando che un metro quadrato di prateria di posidonia in salute produce 20 litri di ossigeno al giorno. I dati sono fruibili su un geoportale dedicato all’evento https://geoportalplus.nemea.cloud/porto_conte_prisma.php
Michele Boella, CEO di NeMeA Sistemi, vicepresidente della Sezione Information technology di Confindustria Centro Nord Sardegna e coordinatore per la regione Sardegna dell’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, ha evidenziato quanto i dati acquisiti aumentino la consapevolezza delle mete e destinazioni da parte dei turisti: dati misurabili e accessibili possono influenzare il turismo del futuro.
Presente anche ETT, multinazionale italiana nota per le sue piattaforme software per la sicurezza nella navigazione di diporto o al monitoraggio e la start up Oengineering che ha mostrato come poter creare dati puntuali di temperatura dei mari.
Ai lavori sono inoltre intervenuti Massimiliano Cossu, socio fondatore di Portale Sardegna, che ha ribadito la necessità che gli attori del territorio, istituzioni, imprese e associazioni possano trovare il modo per dialogare al meglio, l’editore Carlo Delfino che ha ricordato come la conoscenza culturale ambientale e sociale sia la chiave della promozione e del rispetto del territorio, e Antonio Usai, docente del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari – Polo di Olbia, che ha si soffermato sui corsi di laurea specifici e sulle prospettive in ambito accademico e formativo dedicate al turismo sostenibile. Presente anche Mariano Mariani, direttore generale dell’Area Marina Protetta di Porto Conte, che ha illustrato, oltre alle bellezze del luogo, le attenzioni necessarie per poterle conservare, valorizzare e offrire nella sua integrità.
Sabato, infine, appuntamento a Tramariglio con 18 kayak e 12 SUP per un percorso in acque libere fino a Capo Caccia, a cui è seguito un ristoro offerto da Coldiretti Nord Sardegna, la cantina il Grappolo d’Oro e Club Nautico Alghero, e poi via verso una passeggiata a Punta Giglio.
L’Osservatorio (ONTM) con questo format itinerante battezzato ad Alghero si propone come la risorsa nazionale in grado di fornire «una diplomazia del mare che può, a tutti i livelli, intervenire in favore della tutela e della sostenibilità – commenta a margine Michele Boella (NeMeA Sistemi) – migliorando con la tecnologia gli impatti e forzando il cambio di paradigmi che vedono il mare oggetto esclusivo di interessi o di esteso disinteresse»