Cpr, la Regione fa propaganda

ALGHERO – “Quanto accaduto ieri nell’auditorium del Liceo di Macomer, oltre che essere di cattivo gusto, va contro i più comuni dettami della democrazia: utilizzare l’Istituzione pubblica della scuola, per propagandare la politica dell’accoglienza e per convincere della bontà dell’apertura del Cpr, è l’ennesimo schiaffo inferto alla popolazione ed alla Città, che da tempo chiede di potersi esprimere democraticamente”. Il Comitato Cittadino contro l’apertura del CPR a Macomer critica l’atteggiamento della Giunta Pigliaru che vuole imporre la realizzazione del Centro di Prima Accoglienza a Macomer con tutti i gravi problemi che ne conseguono.

“La domanda sorge spontanea : per quale motivo si è voluto limitare l’incontro odierno alle sole classi quarte e quinte? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, molto probabilmente hanno voluto accattivarsi il consenso dei futuri votanti, promuovendo come generosa accoglienza quella che in realtà è una vergognosa mercificazione di vite umane. Ci sono ben altri luoghi, più adatti, per informare la popolazione e le scolaresche, invece la Regione Sardegna, in complicità con l’Amministrazione comunale, strumentalizza la scuola pubblica, luogo che invece dovrebbe essere deputato allo sviluppo del pensiero critico delle persone. Il continuo rifuggire dal confronto è l’ennesima dimostrazione di una politica regionale e locale prepotente, che teme il contraddittorio e disprezza la democrazia”.

“Sarebbe stato meglio che le Istituzioni regionali e locali avessero mostrato altrettanta solerzia nel realizzare un incontro per ascoltare i tanti giovani sardi, costretti ad emigrare in cerca di fortuna all’estero, a causa di decisori politici patrigni che preferiscono reperire ingenti risorse per gli stranieri, lasciando le briciole agli interventi di contrasto alla disoccupazione giovanile. Come Comitato Cittadino ci facciamo portatori del totale dissenso della popolazione a questa gestione dissennata e scellerata delle politiche sul fenomeno migratorio, ed a breve comunicheremo le modalità e le date certe in cui avvieremo la raccolta firme per richiedere il referendum, ancora negato dall’Amministrazione Comunale e dalla maggioranza che la sostiene”.

Nella foto un Centro di Prima Accoglienza

S.I.