ALGHERO – Da tempo sono la parte del territorio comunale che non le manda a dire. Seppur con differenti sensibilità, dall’agro sono anni che giungono suggerimenti e pure critiche rispetto alla gestione della cosa pubblica all’ombra della “Torre di Sulis”. Per alcuni sono “una spina nel fianco”, per altri meno. Dipende dai periodi e soprattutto dagli accadimenti
Certamente, grazie anche alla loro spinta, rappresentano la porzione di quest’area che ha ottenuto qualcosa di tangibile negli ultimi anni ovvero il cosi detto “Piano di Conservazione e rilancio delle Borgate“. Nient’altro che una variante urbanistica che però, come ribadito più volte, dovrebbe permettere di sbloccare qualche intervento edilizio per le attività che ne avevano necessità.
Tiziana Lai, presidente del Comitato Zonale, è tra quelle che, appunto, non le manda a dire e che, come altri, è in prima linea per la propria terra. E nel caso specifico, vista l’epocale crisi che stiamo attraversando, che rischia di travolgere i luoghi più deboli, è proprio dalla terra che si può e deve ripartire ovvero da quelle produzioni che vengono sempre definite eccellenze e che però, ad oggi, sono ancora legate a momenti di organizzazione dei vari comitati, mentre dovrebbero diventare veri e propri concentrati di crescita commerciale e dunque di sviluppo economico non solo dell’agro, ma pure per la città con iniziative connesse ai vari prodotti tra l’altro in un’area che rientra nel Parco di Porto Conte.
Per questo, visto anche il ruolo di rappresentanza, abbiamo fatto qualche domanda a Tiziana Lai vista anche la necessità che proprio tali decantate ricchezze vengano veramente messa a regime. Mondorurale, costruito dai comitati insieme all’allora assessore Lampis, fece il suo. La volontà delle borgate è di ripartire da quell’esperienza. Appena possibile si potrà fare, ne frattempo sono attese anzi indispensabili progetti e azioni utili ad evitare il precipizio.
Nella foto e intervista Tiziana Lai, presidente Comitato Zonale della Nurra