ALGHERO – Talmente questo periodo è politicamente evanescente e inedito che la nuova crisi politica, qualcuno, la vuol connettere unicamente ad una parola: verifica. Marziani, taluni chiamano questi atteggiamenti e alcuni di questi esponenti oggi con “posti al sole”. Nonostante Alghero si trovi da anni in un pantano mai visto, “una maggioranza unita con lo scotch” nel periodo elettorale con forze opposte (la sinistra dei girotondi e i centristi dei 2milioni di metri cubi del Puc) che per anni si sono combattute pure aspramente ritrovatesi, ad un tratto, si trova negli stessi banchi. Nessuna “grosse koalition” ma, come denunciato dagli oppositori, “una compagine creata unicamente per vincere, ma non per governare, e gli effetti si sono visti”.
Ma nonostante alcuni consiglieri, quasi fuori tempo massimo, abbiano alzato la testa e in maniera legittima e lodevole abbiano manifestato delle critiche, bene argomentate in un documento diffuso ieri, chi governa insieme al suo “cerchio magico” pare voglia sminuire tale scelta. Tutto ridotto ad un parola “verifica” che per il sindaco Bruno appartiene alla vecchia politica salvo poi tutti gli oppositori ricordargli che proprio lui, poco tempo fa, con Lubrano (primo cittadino espressione del gruppo dell’attuale sindaco), parlò esplicitamente di “verifica” riguardo l’inerzia di quella giunta. Alessandro Loi, Monica Pulina, Donatella Marino e tutto il partito dell’Udc, forza senza la quale l’attuale maggioranza non avrebbe vinto le elezioni, visto il “lavoro” rivolto all’elettorato moderato algherese, hanno sollevato dei problemi che riguardano l’intero mandato del sindaco Bruno. “Se la parola verifica è diventata improvvisamente ostile, chiediamo allora un resoconto delle attività svolte e concluse nel corso di un anno e mezzo dal suo insediamento, confrontandole con le linee programmatiche e egli assetti concordati alla nascita della coalizione”. Una richiesta, da parte dell’Udc, elementare e basilare per chi fa politica sulla Terra e non su Marte, ovviamente. Ma invece si continua a sminuire con atteggiamento altezzoso, tipico della sinistra dei salottini, ricordano alcuni sostenitori dei centristi.
“Non mi piace la parola “verifica” se si trascina in mesi di incontri inconcludenti come avveniva nei riti della vecchia politica, se invece equivale al mettere ordine insieme sul progetto e sul metodo, ci trova pronti”, cosi Mario Bruno questa mattina. Ma i consiglieri centristi lo hanno già detto: senza condivisione, cosa che dal principio non c’è mai stata, non c’è futuro. In tutto questo scenario resta da capire l’atteggiamento degli assessori targati Udc. L’Ansini avrebbe più volte manifestato la volontà di lasciare, visti anche i suoi impegni e pare anche i rapporti non facili con gli alleati e Sant’Anna, Bamonti, sul tema, non è pervenuto. Fatto sta che viste le parole, nero su bianco del loro partito, se restano in giunta dovranno spiegare a quali partiti fanno riferimento in maggioranza, all’Udc, oramai, è quasi impossibile.
Nella foto il consiglio comunale
S.I.