ALGHERO – “In un clima di minacce di dimissioni di Pigliaru e di rompete le righe hanno approvato un minestrone indigesto, un guazzabuglio di definizioni fantasiose e nuove istituzioni rivela l’unico e vero obbiettivo della legge: la creazione della Città metropolitana di Cagliari”. Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, commenta l’approvazione delle legge di riordino degli Enti Locali.
“Il Nord e il Centro Sardegna – sottolinea Tedde- rimangono a bocca asciutta. Il territorio del sassarese, già oggetto di una sconsiderata azione di desertificazione istituzionale ad opera dello Stato, subisce anche questo pesante ceffone dalla maggioranza di centrosinistra. Abbiamo perso l’autorità portuale e qualche Tribunale, sono a rischio la Corte d’Appello, la Camera di Commercio, la stessa Università e i collegamenti low cost e si allontana sempre di più la realizzazione del progetto della chimica verde. Il contentino della “Rete metropolitana”, con promesse di risorse pari a quelle della Città metropolitana, costituisce solo un “buffetto” malizioso al territorio del sassarese. La verità è che la “Rete metropolitana” serviva a Pigliaru e ai consiglieri di centrosinistra eletti nel sassarese per giustificare “nominalmente” il loro voto e per anestetizzare le loro coscienze. Salvo una eccezione gallurese, hanno votato contro i nostri emendamenti tesi ad istituire la Città metropolitana di Sassari. Si sono perse le tracce di chi qualche mese fa ha recuperato anche titoloni sui giornali dichiarando che se non fosse stata istituita la Città metropolitana di Sassari non avrebbe votata quella di Cagliari”.
“Peraltro, la legge calpesta l’esito del referendum abrogativo delle Province del 2012 istituendone una nuova, ovviamente quella del Sud. In alcuni punti qualificanti, specie nei confini territoriali della Città metropolitana di Cagliari, la legge regionale viola anche la legge Delrio che all’interno dell’articolato viene richiamata come fonte. E’ paradossale, ma proprio nel momento in cui la politica del sassarese è la più forte di sempre in termini numerici dimostra di essere, invece, debolissima e incapace di lottare a favore del territorio”.
“Da oggi in poi nessuno potrà parlare più di Cagliari-centrismo. E’ oramai certificato che il vero problema è il Sassari-marginalismo, che nasce e in modo esponenziale cresce per l’incapacità del centrosinistra espresso dal nord Sardegna di difendere con fierezza un territorio che soffre e tutti i giorni perde pezzi. O, forse, per un disegno strategico di cui il centrosinistra sassarese si rende complice in modo cosciente o inconsapevole. Comunque, s’è assunto pesantissime responsabilità disegnando un futuro grigio per una parte importante dell’isola”.
Nella foto Marco Tedde
S.I.