ALGHERO – “La speranza è che questo crollo non passi inosservato e diventi invece un monito per un cambio di rotta da parte della Regione. Fertilia e la sua comunità meritano attenzione, rispetto e azioni concrete”, queste le parole del Comitato di Quatiere di Fertilia riguardo il preoccupante fatto avvenuto ieri notte. Episodio che certifica, al contrario di pareri di molti, che non bastano manifestazioni e appuntamenti vari per far rinascere un territorio, ma occorrono interventi urgenti, anche per mancanze passate, che mettano mano sulle strutture, servizi, opere, strade e magari agevolino iniziative private che possono dare lavoro, benessere, decoro e mantenere viva una comunità (vedi l’attesa e agognata riqualificazione dell’ex-Hotel Bellavista).
“La comunità di Fertilia è scossa e profondamente amareggiata per il crollo parziale del tetto e il cedimento di un solaio nella struttura che ospita l’associazione EGIS, avvenuti la scorsa notte. Questo edificio, già da anni dichiarato inagibile a causa dei gravi danni alla copertura, rappresentava non solo un punto di riferimento, ma anche un pilastro dell’identità culturale locale. Al suo interno, infatti, si trova una preziosa biblioteca che conserva documenti storici di grande valore per la memoria collettiva di Fertilia”, cosi dal Comitato.
“La situazione era stata più volte segnalata alle autorità competenti. Segnalazioni di anni, fino all’ultima, avvenuta durante l’incontro dello scorso venerdì 28 febbraio con il capo di gabinetto dell’assessorato regionale agli enti locali e urbanistica, e il dirigente tecnico regionale. In quell’occasione, tutti i comitati di borgata avevano sollevato con urgenza il problema delle condizioni critiche in cui versano numerosi beni immobili regionali della Nurra di Alghero. Noi del CdQ abbiamo portato come esempio emblematico proprio la città di fondazione di Fertilia e, tra gli altri, abbiamo insistito sulle gravi condizioni dello stabile dell’associazione EGIS.
Da anni le nostre richieste di rapidi e risolutivi interventi di riparazione sono rimaste inascoltate e purtroppo da anni riceviamo solo risposte vuote, senza vedere alcun segno o impegno concreto. Stiamo tutti assistendo allo sgretolarsi di un patrimonio mal gestito e sottovalutato da parte di chi dovrebbe tutelarlo e prendersene cura”.
“La tragedia di questa notte ha acuito il senso di frustrazione e delusione di una comunità che si sente abbandonata. Oltre al rischio per l’integrità dei beni materiali, la caduta del tetto rappresenta un simbolo dell’indifferenza verso il patrimonio culturale e identitario di Fertilia. Ora più che mai è necessario un intervento immediato per mettere in sicurezza e restaurare la struttura, garantendo al contempo la tutela della biblioteca e del suo prezioso contenuto”.
“Questo evento, purtroppo, è solo l’ultimo di una lunga serie di segnali di degrado che colpiscono i beni regionali. La comunità di Fertilia, unita e determinata, chiede con forza che le istituzioni assumano un ruolo di responsabilità, attuando finalmente le tanto attese azioni di manutenzione e valorizzazione del patrimonio pubblico. La tutela dei beni storici e culturali non è solo una questione di rispetto per il passato, ma un impegno imprescindibile per il futuro delle generazioni a venire. La speranza è che questo crollo non passi inosservato e diventi invece un monito per un cambio di rotta da parte della Regione. Fertilia e la sua comunità meritano attenzione, rispetto e azioni concrete”.