CAGLIARI – “È scandalosa la scelta di ITA di presentarsi con una riduzione di soli 180.000 alla gara per la continuità territoriale per l’aeroporto di Alghero. La Compagnia di proprietà del Ministero del Tesoro, e quindi del Governo Italiano, sceglie consapevolmente di tagliare fuori il nord Sardegna, oltre 350.000 abitanti, dalla rete dei voli nazionali. Ma il fatto ancora più scandaloso è che ITA avrebbe perso la gara nonostante un’offerta tecnica migliore e dunque solo perché il bando della Giunta Solinas prevedeva il 60% del punteggio alla riduzione economica.”
Così interviene Silvio Lai, parlamentare dem della commissione bilancio eletto in Sardegna, dopo l’esito della gara sulla continuità aerea per il solo aeroporto di Alghero.
“Ma davvero la continuità territoriale è una questione di risparmio di 100-200.000 euro a fronte di una offerta tecnica più adeguata? Perché la Regione ha deciso di dare un peso preponderante all’offerta economica rispetto alla qualità del servizio? E qualità del servizio significa flessibilità nelle prenotazioni e nell’acquisto dei biglietti, check-in online sino ad un’ora prima, connessioni dirette con altri voli per bagagli e passeggeri: la differenza tra una buona continuità e una continuità azzoppata.
Delle due l’una: o si tratta di una scelta regionale con un indirizzo politico preciso, per cui si preferisce dare soldi alle low cost piuttosto che dare qualità alla continuità, oppure è una sciatteria, una mancanza di attenzione, una superficialità che è ormai una costante”.
“In presenza di una compagnia, Aeroitalia, che attualmente svolge il servizio in maniera non rispettosa della convenzione e che ha dimostrato di non essere all’altezza di un servizio di continuità, come ripetutamente denunciato dai sindacati e dalle associazioni dei passeggeri e dei consumatori, la Regione e il Governo, anche con ENAC, più volte sollecitati, non intervengono per far rispettare gli impegni. E in più consentono alla stessa compagnia di partecipare ad una nuova gara, dalla quale, in ragione delle mancanze attuali, andrebbero esclusi per assegnare le rotte alla seconda offerta.”
“C’è ancora lo spazio per evitare questa umiliazione ad un territorio che vale un terzo della Sardegna: lo devono fare il Governo e la Regione dalle loro rispettive funzioni. Dal canto nostro, denunceremo pubblicamente gli errori e
chiederemo conto di tutte le scelte in ogni sede.”