Diabete: passi avanti, ma in ritardo

CAGLIARI – “Siamo moderatamente soddisfatti, perché è evidente che le nostre interrogazioni e mozioni iniziano a produrre gli effetti desiderati. Ma ci chiediamo: per la distribuzione gratuita di questi dispositivi non poteva decidere dallo scorso anno l’Assessore?”. Così il Consigliere Regionale Marco Tedde, protagonista assieme ai colleghi di Forza Italia di una quotidiana battaglia a difesa degli diabetici sardi, commenta la decisione assunta ieri dalla Consulta regionale della Diabetologia, convocata d’urgenza a seguito delle forti pressioni del Consigliere regionale, che ha detto ‘sì’ al rilascio gratuito del dispositivo per il monitoraggio della glicemia. Una decisione che secondo l’assessorato della sanità si tradurrà, per i diabetici sardi di tipo 1 e 2, in un risparmio di 125 euro al mese. “È solo un primo passo. Adesso monitoreremo i tempi di attuazione di questa tradiva decisione. E lavoriamo ancora affinché vengano distribuiti gratuitamente i microinfusori di insulina come accade in tutte le regioni italiane, e perché venga consentito l’utilizzo dei farmaci di nuova generazione che oggi vengono vietati da una Commissione del Prontuario Terapeutico Regionale (PRT), che paradossalmente -denuncia Tedde- non presenta al suo interno specialisti in diabetologia”.

“Continueremo a combattere contro la insufficiente gestione regionale dei problemi creati dal diabete, che in Sardegna colpisce direttamente circa 100.000 persone e indirettamente circa un quarto dei sardi, con un’incidenza che risulta fra le più alte al mondo. Siamo convinti -commenta l’ex sindaco di Alghero- che con la nostra azione politica riusciremo a far comprendere a Pigliaru e Arru che questa arretratezza sanitaria della Sardegna provoca si riduzioni di impegno finanziario immediato, ma aumenta le ospedalizzazioni per complicanze croniche della malattia con conseguenze sanitarie devastanti e costi sociali elevatissimi -chiude Tedde-.”

Nella foto un dispositivo per controllo glicemia

S.I.