ALGHERO – Una delle tante incompiute del territorio, il Palacongressi, e oramai pure l’Anfiteatro esterno (che già dalla scorsa estate doveva ritornare ad ospitare eventi musicali e altro, invece niente), hanno riacceso la politica cittadina. Dopo le note del Sindaco Conoci e del Presidente Pais che esprimevano nuovamente soddisfazione per il finanziamento già annunciato, è stata la volta di Marco Tedde che, però, per usare un eufemismo, si è “smarcato”. Ma, per la verità, è molto di più di uno “smarcamento” si leggono nelle sue parole dei segnali di insofferenza che, è inutile nasconderlo, ci sono nel Centrodestra algherese. E questo per diversi motivi a partire dalla necessità assoluta di giungere a dei traguardi che son stati i vessilli della campagna elettorale che ha condotto alla vittoria dell’attuale sindaco.
E in questa situazione si innesta anche un commento dell’imprenditore Enrico Daga che, come mai prima, apre a degli spiragli inediti. “Mai come oggi mi trovo d’accordo con l’ex sindaco (Tedde ndr)“, scrive l’esponente politico, “sono passati diversi anni da quando esordii in consiglio comunale all’opposizione, proprio quando Marco Tedde si apprestava ad affrontare il suo secondo mandato”.
“In quegli anni non sono mancati i momenti di duro scontro. Oggi, alla luce della mia sperienza sul campo, devo riconoscere che è stato uno dei pochi che quando si è trattato di metterci la faccia e dimostrare visone e coraggio non si è tirato indietro. Insomma, non ha tirato a fottere. Per questo, col tempo, ho imparato ad apprezzarlo. Mi sbilancio: mi piacerebbe mettere la testa su Alghero con lui e pochi altri per scuotere questa valle di lacrime”.