Difficile oggi pensare a un casinò senza associarvi immediatamente uno degli intrattenimenti più iconici: la slot machine. Si tratta con tutta probabilità del macchinario più distintivo, eppure a differenza di altri non ha una storia così antica: risalendo fino a poco più di un secolo e mezzo fa, si scoprirebbe che le slot machine erano ancora ben da divenire. Non deve comunque sorprendere come, nel relativamente breve arco di tempo da allora intercorso, la slot sia stata in grado di ritagliarsi uno spazio importantissimo nel suo settore: la storia del suo sviluppo infatti è attraversata da diverse innovazioni, e ogni appassionato dovrebbe senz’altro conoscerne i punti salienti.
Le prime testimonianze di macchinari riconducibili alle slot machine portano agli Stati Uniti, nella seconda metà dell’800: in molti locali pubblici cominciarono allora a diffondersi delle macchine definibili come poker automatizzato. Per comprenderne il funzionamento, è necessario sapere come funzionano le slot machine: più rulli, sullo spessore dei quali sono impressi alcuni simboli, venivano messi contemporaneamente in movimento, e alla fine della loro corsa mostravano tali simboli allineati in maniera imprevedibile. In questi primi macchinari tali simboli erano i semi delle carte francesi: allineati in un determinato modo componevano combinazioni che rispecchiavano una mano vincente di poker, diffusissimo in quel periodo. Si trattava di macchinari automatizzati in maniera parziale: era infatti presente un addetto che verificava la combinazione, pagando quanto di spettanza per quella ottenuta.
La prima grande innovazione su questi macchinari venne apportata da un immigrato tedesco negli anni ’80 dello stesso secolo. Charles Fey, originario della Baviera, giunse in California nel 1885 dove, stabilitosi a San Francisco, trovò impiego presso la Western Electric Works. Tale esperienza fu preziosa perché gli fornì le conoscenze per intervenire sulle prime slot machine, giungendo infine a renderle totalmente automatiche. Dotò infatti i suoi macchinari di un dispositivo in grado di riconoscere la combinazione mostrata dai rulli, pagando la vincita corrispondente senza aver bisogno di un addetto apposito. Intervenne anche sui simboli, desiderando inserire nel suo macchinario qualcosa di immediatamente riconducibile alla cultura statunitense: scelse a tal scopo la Liberty Bell, la campana protagonista della rivoluzione americana, che finì per dare il nome al modello di slot machine.
Il successo del macchinario fu tale che tale versione automatica venne commercializzata su tutto il territorio, dando origine a numerose varianti e modelli. Uno dei più famosi utilizzava dei simboli di frutta: era un riferimento al tipo di premi erogati, delle gomme da masticare aromatizzate. La diffusione fu tale che in molte zone le slot machine sono ancora oggi definite fruit machines, a indicare proprio tale peculiarità attraverso la quale guadagnarono popolarità.
Bisogna aspettare diversi decenni per assistere al successivo step evolutivo: l’introduzione delle slot elettromeccaniche. A partire dagli anni ’50 e ’60 infatti la crescente diffusione degli elementi elettronici cominciò a far sentire il suo impatto nel quotidiano, e le slot machine non furono da meno: l’affiancamento di componenti elettroniche a quelle tradizionalmente meccaniche permise l’introduzione di innovazioni come più linee sulle quali allineare simboli e diverse combinazioni vincenti. Solo pochi anni dopo, verso gli anni ’70, si cominciò a utilizzare la pur giovane invenzione dei microchip: grazie a questa, è stato possibile portare l’innovazione di jackpot condivisi e progressivi. Anche da un punto di vista estetico si assistette a varie novità, prima fra tutte l’introduzione di slot tematiche ispirate a vari personaggi famosi o programmi televisivi di successo.
Tale varietà di temi è un tratto distintivo anche dei giorni nostri, quando ormai la slot è indiscussa protagonista delle piattaforme online che offrono questo tipo di intrattenimento. La versione digitale è l’ultima evoluzione in ordine di tempo, e può contare sulle garanzie di sicurezza previste dai vari operatori in rete e soprattutto su tecnologie a garanzie del corretto funzionamento: è il caso degli algoritmi di generazione casuale di numeri o RNG, acronimo dall’inglese random number generator, che assicurano un esito imprevedibile a ogni interazione e sono pertanto utilizzatissimi nell’ambito del videogioco.
Dietro un passatempo costantemente al passo coi tempi, dunque, si trova in realtà una storia ben risalente e fatta di continue innovazioni e progressi: si tratta del motivo che rende la slot una vera e propria attrazione senza tempo.