CAGLIARI – Emergono i primi dati ufficiali del lavoro in Sardegna. E la situazione è drammatica come forse neanche era prevedibile dalle più nere previsioni. Piovono i primi commenti su questi numeri che fotografano una regione in piena crisi. “La propaganda della giunta regionale si schianta davanti all’evidenza dei dati del SIL (sistema informativo lavoro)”. Lo hanno dichiarato Ignazio Locci, Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis (Forza Italia), commentando le cifre diffuse dall’ente regionale. “Nonostante gli artifici del jobs act – proseguono i forzisti-, si registrano 358.671 iscritti SIL, tra cui 290514 disoccupati: oltre 88 mila nella provincia di Cagliari, 25 mila per Carbonia-Iglesias, con dati drammatici anche per il Nuorese (29 mila), Oristano (28 mila), Sassari (54 mila), Olbia-Tempio(35 mila), il Medio Campidano (18 mila) e l’Ogliastra (11 mila).
“E’ questo – sottolineano gli azzurri- il vero bilancio di metà mandato della Giunta Pigliaru e del centro-sinistra, sedicente sovranista. Per tre anni la giunta da salotto e da convegno ha straparlato di politiche keynesiane, di lavoro e di impresa, ma non ha mosso un solo dito né ha mai svelato quali mirabolanti soluzioni fossero nei pensieri di un esecutivo che giustifica il suo immobilismo con un continuo rinvio al ‘domani’. La congiuntura internazionale è più favorevole degli anni in cui si è vissuta la fase più acuta della crisi internazionale ed alcune aree d’Italia e d’Europa hanno dato segnali di ripresa, mentre in Sardegna si ingrana la retromarcia. E’ proprio vero – hanno concluso i forzisti- che non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.
Nella foto Pietro Pittalis
S.I.