ALGHERO – Uno stillicidio di notizie negative mai visto. Mazzate su mazzate, schiaffi e ancora schiaffi. Oramai non è più possibile non pensare che ci sia un disegno contro Alghero e più in generale contro il territorio del Nord-Ovest della Sardegna. Ma, in particolare, è evidente una serie di azioni volte a marginalizzare la Riviera del Corallo: porto, tribunale, aeroporto, giudice di pace, ryanair, sanità, depuratore e tanti altri temi tra qui quello fondamentale della riforma degli enti locali. Tematiche che vedono il centro catalano soccombere come mai si era visto. Pesa la totale incosistenza dell’azione amministrativa dell’attuale governo cittadino soprattutto in riferimento ai luoghi decisionali. Ultima bastonata, la notizia che Alghero non rientrebbe neanche nel “contentino” delle “città medie metropolitane”, quando
E’ il consigliere regionale Marco Tedde a porre in evidenza il nuovo smacco. “secondo indiscrezioni pare che Pigliaru abbia deciso di escludere Alghero dal novero delle “città medie” che in futuro dovrebbero avere un ruolo da città “semi metropolitane”. Al di la della pagliacciata di questa riforma, appare chiaro che il sindaco di Alghero non ha difeso gli interessi della comunità algherese. Mentre gli altri sindaci discutevano con Pigliaru ed Erriu del futuro delle loro comunità il sindaco di Alghero Mario Bruno era nel nord Italia per partecipare ad un convegno”.
“E non so se lunedì sia andato alla riunione dei sindaci: lo accerteremo. In aula lotteremo con le unghie e con i denti per difendere Alghero. Ma la situazione è sempre più difficile. Nell’indifferenza di Pigliaru e Bruno perdiamo Ryanair, il Tribunale e il Giudice di Pace, Architettura rischia di chiudere, non si parla di chimica verde e Alghero rischia di essere relegata nell’insignificanza. Una vera e propria disfatta su tutti i fronti. Occorre reagire. Ma tutti”.
Nella foto l’incontro sull’area metropolitana all’Hotel Carlos V
S.I.