ALGHERO- “Si continua a parlare di riutilizzo dei reflui in agricoltura, si continua a sostenere che la soluzione ai reflui sul Calik e il riutilizzo in agricoltura, si continua a confondere le idee ai cittadini nascondendo la verità su un progetto nato male e destinato a finire peggio, bisognerebbe avere il pudore di tacere su questo argomento dopo gli errori tecnici progettuali, di individuazione dell’area per il depuratore e per i fini che non si potranno mai e poi mai realizzare, non è una scusante dire che la comunità europea ci chiederà i soldi indietro se non utilizziamo i reflui in agricoltura”. Cosi il capogruppo consigliare del Partito Democratico Mimmo Pirisi riguardo la questione del depuratore e la condizione dei terreni di San Marco e del Calik.
“Se qualcuno ha fatta carte false con la comunità europea dicendo che avremmo riutilizzato i reflui e bene che paghi perchè a mentito sapendo di mentire, ma entriamo nei particolari, punto primo e da criminali pensare di realizzare ( ed è stata realizzata ) una sola condotta per collegare i reflui da Alghero a San Marco e questo non è un detaglio ( e i primi danni si stanno già vedendo con sversamenti sul filibertu ) punto secondo per poter utilizzare i reflui in agricoltura è necessaria una vasca di miscelazione che oggi è assente ed è necessaria una miscelazione a monte prima di rimetterla in condotta (la quantità massima e al 50% con acque grezze), punto tre l’utilizzo di quelle acque deve essere ben localizzato (quindi con condotte dedicate che non esistono visto che la linea e unica) e solo per colture particolari e sistemi di irrigazione idonei (a goccia) quindi impossibile per le nostre aziende che hanno colture a goccia e a pioggia e comunque hanno una unica condotta di mandata o se volete di arrivo”.
Per chiudere, “punto quattro ammesso pure che questi problemi si superino (naturalmente le aziende bilogiche devono essere escluse) l’utilizzo di quest acqua sarà solo per al massimo 4 mesi estivi o anche meno e gli altri 8 che si fa? dove si mette l’acqua? Io credo che bisognerebbe ammettere di aver sbagliato e stare zitti e contribuire a trovare una soluzione che a mio modestissimo parere non può essere che quella di rimandare in mare aperto questi milioni di metri cubi sapendo che il depuratore si trova non a 200 mt. dal mare come l’altro ma a 12 km con tutto quello che ne comporterà”.
Nella foto Mimmo Pirisi
S.I.