ALGHERO – “Da qualche giorno la coalizione di centrodestra, con in testa Forza Italia e il suo capo, manda in onda uno spettacolo tristissimo, con il tentativo piuttosto maldestro di addebitare tutte le colpe della situazione attuale della città, soprattutto in alcuni settori, al Sindaco Conoci. La cosa risulta quantomeno ridicola, visto che anche i più sprovveduti sanno che durante quest’ultima consiliatura a detenere la fetta maggiore di comando era proprio Forza Italia con la completa regia di Tedde.
Forza Italia, il partito controllato dall’attuale candidato sindaco, aveva, infatti, quattro consiglieri comunali, due assessori, la vicesindaco, le presidenze di InHouse e della Fondazione, un rappresentante nel cda del Parco e uno in quello di Secal e la presidenza di due commissioni consiliari. Il giochino di Tedde di provare a prendere le distanze da una gestione amministrativa di cui lui era in realtà il vero deus ex machina, appare piuttosto goffo. Il partito di Tedde ha, infatti, votato tutti gli atti dell’Amministrazione Conoci, ne ha prodotto con una sua delegata gli atti principali (i bilanci) e con un altro delegato ha diretto il settore delle opere pubbliche e delle manutenzioni, con risultati ben visibili a tutti. Ai colonnelli teddiani dobbiamo tutta una serie di disastri, dagli inutilizzabili tesoretti di bilancio, alle opere pubbliche bloccate o che procedono a rilento (piscina, palazzo comunale, circonvallazione, ex cotonificio, eccetera). Per non parlare dei pasticci amministrativi della Merenderia o del parco Tarragona o dell’ufficio di prossimità inaugurato a dicembre (sottraendo spazio al demografico…) ed oggi già chiuso e senza dimenticare le condizioni di strade e marciapiedi per la mancata manutenzione.
Insomma l’elenco delle pesanti responsabilità in capo a Forza Italia è piuttosto lungo e potrebbe continuare, ma basti questo per spiegare come il tentativo di Tedde di dissociarsi da una amministrazione della quale era ed è organico (non dimentichiamo che è ancora in sella con l’amministratore di In House e che nella sua coalizione Udc, Lega e Fratelli d’Italia sono ancora in maggioranza con Conoci), potrebbe essere spiegato come un caso clinico di doppia personalità o come un puerile eccesso di furbizia elettorale.
Propenderemmo per la seconda ipotesi confermando ancora una volta tutto il cinismo e l’opportunismo di cui è capace Tedde e grazie ai quali ha mandato in frantumi il centrodestra.
Infine, a proposito dei suoi continui attacchi pubblici e a mezzo stampa alla nostra coalizione, non ci vogliamo soffermare troppo perché troviamo puerile coprire l’assenza di un vero programma con gli strali verso le otto sigle che sostengono la candidatura a sindaco di Raimondo Cacciotto. Il giorno del voto si avvicina e il nervosismo di Tedde è un chiaro segnale di debolezza, come debole è il suo programma che si esaurisce col ‘mantra’ del Palatenda, un feticcio che il candidato del centrodestra agita davanti agli elettori come fosse ‘l’opera delle opere’, forse perché, realizzandolo, pensa di potervi nascondere sotto i problemi di questa città, magari nel tentativo di riuscire a far anche dimenticare agli algheresi che è stato proprio Tedde ad avere un ruolo da maggiore azionista nel causarli”.
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