OVODDA – “Non siamo più disposti ad essere rapinati né dallo Stato né da chi, alle nostre spalle, costruisce utili miliardari speculando sugli accadimenti del momento”. Cosi dal Comune del centro Sardegna rispetto al disastro economico dovuto al “caro energia”. Sono una ottantina di operatori, riuniti giovedì sera nella sala consiliare del Comune di Ovodda. Imprenditori di tutti settori, artigiani, agricoltori e allevatori, artigiani. Giunti a una conclusione comune dopo un dibattito alquanto animato. “Stiamo valutando l’ipotesi di non pagare le bollette» scrivono in un documento che dà il via alla nascita di un Comitato spontaneo destinato ad allargarsi coinvolgendo altri paesi del circondario e del resto dell’isola. «Nessun portavoce, per ora, sottolineano. Non vogliamo nessuno strumentalizzazione. Siamo tutti insieme”.
“Abbiamo affrontato l’uragano Covid, combattiamo quotidianamente con il problema dei trasporti e degli aumenti delle materie prime, il costo del denaro cresce e la burocrazia si fa sempre più complicata, eppure abbiamo continuato ad andare avanti, da soli, abbandonati da una politica poco lungimirante”, spiegano gli imprenditori di Ovodda.