ALGHERO – Tecnici della Regione, protezione civile, forestale, vigili del fuoco, sindaco Bruno, comandante della polizia municiapel, ieri, al capezzale di Porto Conte. Danni per 2milioni di euro. 5 ettari andati in fumo, ma, cosa molto preoccupante, un serio rischio inquinamento e contaminazione per il materiale sequestrato andato in fumo presente nei camping abusivi sequestrati. Come specificato in maniera chiara da un tecnico regionale, e fuori da ogni speculazione avvenuta anche in queste ore, “non ho mai visto, nei miei 30 anni di esperienza, un danno cosi devastante contro la natura, non però in termini di flora bruciata, ma riguardo la montagna di materiale inquinante che ha bruciato all’interno di quest’area”.
In sintesi l’aspetto molto grave è stato, come tutti sanno, la presenza dei campeggi abusivi sequestrati di Sant’Igori e Sant’Imbenia. Una querelle che dura da oltre cinque anni. La polemica occupò anche le prime pagine della politica locale e regionale a seguito dell’indicazione di “aree di servizio” nel Ppr di Soru di quei lotti oggetto di insediamento. In totale quasi 2000 persone ogni estate. Altro che aree di servizio, era un completo e totale abuso, come accertato più tardi dalla Magistratura. Una volta appurato tale scempio, nessuno però si è adoperato per bonificare un’area già oggetto, nel 2011, di un altro devastante rogo.
Un’inerzia della politica e degli organi preposti di cui oggi ne paghiamo le conseguenze. Inutile adesso far partire la classica, tardiva e demagogica “caccia alle streghe”. Si doveva intervenire prima. Forse è mancata anche la spinta, solerte in altri ambiti, delle associazioni ambientaliste del territorio. A pochi passi dall’area di riserva terrestre, dal’area marina protetta, da zone di pregio naturalistico, ebbene nessuno avrebbe paventato il pericolo di avere una vera e propria bomba ecologia sotto i piedi e nelle vicinanze della spiaggia più frequentata delle ultimastagione estiva. Un inconcepibile passività e indolenza tanto più che oggi riparte il processo riguardo quei 166 “occupanti abusivi” degli insediamenti con affaccio alla stupenda Baia delle Ninfe. E intanto si contano i danni e quell’area è serio rischio inquinamento, in pieno parco. A pochi metri da casa gioiosa.
Nella foto uno degli alloggi dentro l’area di Sant’Igori in preda alle fiamme (domenica 20 settembre)
S.I