ALGHERO – “L’Amministrazione Conoci anche sul distretto rurale ha trovato la “pappa pronta”: c’era già un distretto “naturale” ed era una realtà consolidata che dal 2015 al 2019, col nome Mondorurale e con il ruolo di promotore del Comune, ha coinvolto per quattro anni imprese, istituzioni, associazioni di categoria, agriturismi, borgate, realtà produttive, per sostenere la crescita del comparto che nel territorio conta già su 1.800 ettari dedicati al vitivinicolo, 2.000 ettari all’olivicoltura, 300 ettari all’orticoltura. Una realtà poi abbandonata dalla Giunta Conoci che si è trovata di fronte una norma di legge che promuove i distretti rurali, e alla quale si è dovuta adeguare con ritardi e scelte al ribasso. L’iniziativa #mondorurale aveva già tutti i connotati del distretto rurale, l’opera meritoria del settore sviluppo economico del Comune, di Laore e degli altri enti coinvolti nella ricerca e divulgazione in agricoltura ha fornito, insieme alle imprese, un percorso che non è stata più occasione solo estemporanea per parlare di agricoltura, ma un contributo deciso al rilancio di un settore storicamente importante nel nostro territorio. Gli obiettivi erano molteplici: avvicinare le imprese agricole e il tessuto produttivo in un percorso di formazione/informazione per favorire lo sviluppo delle attività con il sostegno alle nuove idee di impresa, sostenere le azioni e le opportunità previste nel Piano di Sviluppo Rurale e l’utilizzo delle risorse finanziarie in arrivo, coinvolgere l’intera cittadinanza in una dimensione culturale di conoscenza e avvicinamento alle imprese agricole e agroalimentari del nostro territorio, promuovendo il consumo dei prodotti locali e le filiere corte alimentari. Il programma di #MondoRurale con attività di sensibilizzazione, di formazione, di promozione, insieme alle iniziative culturali, come la rassegna curata dalla Società Umanitaria che ha proposto opere sulla terra e sulla cultura contadina, a quella del buon cibo che ha coinvolto ristoranti e attività produttive, a quelle degli agriturismi, dedicate ai percorsi gastronomici della longevità, alle progettualità sul tema delle politiche agricole del territorio, per unire cultura, tecnologia e scienza, ha creato di fatto il distretto. Sono diventate protagoniste l’agro, le borgate, la cultura rurale che caratterizza una parte importante della storia e della vita sociale di Alghero. Poi Conoci, la Vaccaro e il nulla. Ci auguriamo che il distretto rurale ridiventi il luogo della progettualità condivisa per partecipare ai bandi del PSR, ai contratti di filiera e di distretto, alle opportunità europee e ministeriali. Noi daremo come sempre il nostro contributo. Purtroppo subendo una scelta al ribasso operata dalla Giunta Conoci-Vaccaro: quella di isolarsi, da soli, con Olmedo. Alghero merita di più. Se si pensa al distretto del Nord Sardegna, 41 comuni, con sede a Tempio, o al Distretto dell’Anglona-Romangia che mette insieme un vastissimo territorio a noi limitrofo, ci chiediamo che fine abbia fatto l’attrattiva di Alghero, isolata nei suoi confini, belli, ma incapaci con questa Giunta di creare coesione territoriale”.
Gabriella Esposito, Ornella Piras, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Mimmo Pirisi e Valdo Di Nolfo