CAGLIARI – “La doppia preferenza di genere deve essere introdotta nella legge elettorale della Regione Sardegna.
Tre anni fa vi era stata l’opportunità (e vi sarebbe dovuto essere il dovere) di introdurre questa importante modifica alla legge elettorale; modifica che e’ stata affossata attraverso la richiesta del voto segreto che ha dato modo a una parte consistente della nostra politica, “a parole” favorevole all’introduzione dell’emendamento stesso, di votare contro mettendosi al riparo, grazie all’anonimato così ottenuto in fase di voto, da qualsiasi responsabilità nei confronti di tutte le associazioni, comitati, commissioni pari opportunità Regionali e comunali, ma soprattutto le tantissime donne che vogliono impegnarsi nella politica e che chiedono uno strumento che permetta un riequilibrio della partecipazione del sesso meno rappresentato alla vita politica e quindi anche nel Consiglio Regionale”-
“Dato fondamentale: su 60 Consiglieri Regionali solo 4 sono Donne. La doppia preferenza introdotta nelle leggi elettorali comunali con numero di abitanti superiore a 5.000 ci da’ modo di vedere concretamente che elezione dopo elezione le percentuali di eletti uomo/donna stanno cambiando e quindi, anche se con colpevole ritardo, se rapportato ai dati europei o mondiali(i meccanismi di parità sono stati introdotti in moltissimi paesi per eliminare gli ostacoli di genere) le cose stanno cambiando. Noi ci rivolgiamo all’intero territorio Regionale, alle amministratrici e amministratori e li invitiamo a testimoniare l’importanza di una politica che permetta il riequilibrio di genere e quindi una reale democrazia paritaria”.
Nella foto il coordinatore regionale dei Riformatori Sardi Pietrino Fois
S.I.