ALGHERO – “L’assessore della sanità Carlo Doria, nel suo attacco pubblicato dal “Quotidiano Sanità” e riportato da altri organi di stampa, è davvero stupefacente. Qualcuno gli avrà raccontato che la miglior difesa è l’attacco. Ma – a mio avviso – sbaglia. Non risponde all’interrogazione di un consigliere regionale di maggioranza, l’onorevole Tedde, che gli chiede conto di un atto dovuto per legge, e replica a una domanda con altre domande, quasi fingendo di erigersi a stratega: si chiede che cosa abbiano fatto gli ex sindaci algheresi che sono stati anche consiglieri regionali. Non sarei intervenuto se non avessi riscontrato, nell’uso che fa del plurale, il pretesto per estendere la platea delle accuse gratuite rivolte anche a chi non lo ha mai citato, e personalmente non l’ho mai fatto. Sapete perché? Perché purtroppo lo ritengo inutile, come sparare sulla croce rossa. L’ex docente, con competenze ortopediche, prestato all’amministrazione pubblica, parla di oche che starnazzano, di zanzare fastidiose che ronzano, fa sottendere perfino incubi aviari e anofelici, ma alla fine è lui che gira intorno al problema. Che è essenzialmente politico. Dovrebbe solo dirci perchè quella convenzione tra Regione e Università non è stata siglata, sapendo che da quella deriva il DEA di primo livello anche per il Civile. E dirci qualcosa di certo sulla robotica futura che – tra un possibile conflitto d’interesse e l’altro – ronza ormai sulla testa degli algheresi. Da un assessore alla sanità i miei concittadini chiedono fatti nel presente, riduzione delle liste d’attesa, possibilità di essere operati in un ospedale che non opera, più medici, più infermieri, meno barelle e garanzia dei presidi che dovrebbero erogare salute. Non le sue parole, le sue noie, i suoi sogni e magari le sue frustrazioni”.
Mario Bruno, ex-sindaco e consigliere comunale