CAGLIARI – Il primo metano potrebbe essere distribuito nelle case dei sardi entro due anni. Ne è convinta l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras che nel pomeriggio ha illustrato il Piano energetico regionale alla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio. «E’ più di una possibilità – ha chiarito Piras – ma occorre che Governo e Regione firmino al più presto il Patto per la Sardegna e, a livello nazionale, venga fatta chiarezza sulle norme per la costruzione dei depositi costieri di GNL».
Piras, accompagnata dal coordinatore del Piano energetico regionale Alfonso Damiano e dai funzionari dell’assessorato, ha confermato l’importanza strategica del metano per lo sviluppo dell’Isola. «La scelta dei depositi costieri di Gas naturale liquido ha un obiettivo preciso: dare il metano ai sardi in tempi rapidi e a prezzi uguali rispetto a quelli praticati in altre regioni – ha affermato l’assessore – il metano, inoltre, è uno strumento imprescindibile per arrivare all’obiettivo della riduzione del 50% delle emissioni di Co2 entro il 2030».
L’assessore ha poi illustrato i termini della contrattazione in atto con l’esecutivo Renzi: «Chiederemo di creare una dorsale sarda per la distribuzione del metano, un rete nazionale che applichi le tariffe standard. Alla Sardegna, però, considerato il sistema di approvvigionamento, chiediamo che venga riconosciuto un bonus nel caso di oscillazione dei prezzi». Rispondendo alle domande di alcuni consiglieri, Piras ha ricordato che la Regione ha appaltato da alcuni anni 38 reti di bacino per la distribuzione del metano. «Alcune sono a buon punto, in altri casi c’è stato un rallentamento dovuto alle difficoltà per il rilascio delle autorizzazioni». L’assessore si è poi soffermata sugli altri obiettivi strategici del Piano energetico regionale che è stato illustrato nei dettagli dal coordinatore Alfonso Damiano. «Uno dei pilastri è rappresentato dagli interventi di efficientamento energetico per il settore pubblico, un investimento di 69 milioni di euro che innesterà processi virtuosi».
Il Piano, in linea con gli indirizzi nazionali ed europei, persegue obiettivi ambiziosi – ha detto Damiano – tra questi l’abbattimento, entro il 2030, delle emissioni di Co2 associate ai consumi del 50% rispetto ai valori registrati nel 1990; la sicurezza energetica; la creazione di un sistema integrato “intelligente”; l’aumento dell’efficienza e del risparmio energetico e la promozione della ricerca. «Abbiamo elaborato il Piano con un proiezione sino al 2030 – ha spiegato Damiano – questo ci consente di individuare le azioni prioritarie. In ogni caso ci sarà un costante monitoraggio. Se le azioni scelte dovessero fallire andranno adeguate. Il Piano avrà bisogno di un ceck up continuo». La Commissione, nelle prossime settimane trasmetterà alla Giunta il proprio parere di competenza.
Nella foto Maria Grazia Piras
S.I.