Dramma siccità, Consorzio Bonifica: “L’acqua è poca decidiamo insieme come usarla”

ALGHERO – Lacrime e sangue nelle campagne della Nurra che per questa stagione irrigua dovranno andare avanti con i pochi milioni di metri cubi disponibili, attingendo dai reflui di Sassari e Alghero e da alcuni pozzi (Tottubella, Bonassai, Sella & Mosca).

Fatti i conti si potrà arrivare ad avere una disponibilità di circa 5 milioni di metri cubi, a fronte di un fabbisogno di 30 milioni di metri cubi per i cinquemila ettari da irrigare nel Nord Ovest della Sardegna. Un disastro.
Il Consorzio di bonifica della Nurra, insieme alle organizzazioni professionali di categoria, questa mattina ha chiamato a raccolta gli agricoltori nel salone di Guardia Grande. Il presidente di Anbi Sardegna Gavino Zirattu ha voluto coinvolgere anche gli assessori regionali ai Lavori Pubblici e all’Agricoltura, Antonio Piu e Gian Franco Satta. A loro, infatti, aveva chiesto la possibilità di liberare ulteriori 5 milioni di acqua dalle dighe, in via eccezionale, per salvare il salvabile. Istanza che purtroppo non è stata accettata. , ha detto amareggiato il presidente Gavino Zirattu alla numerosa platea di imprenditori agricoli intervenuti alla riunione. C’erano anche, tra gli altri, il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, l’assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Raniero Selva, il commissario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru.

. Proprio per questo nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore vertice con le organizzazioni di categoria e l’assemblea dei delegati, , ha confermato Gavino Zirattu. Entrambi gli assessori regionali, da parte loro, hanno convenuto che il problema debba essere affrontato con l’aiuto di tutti, senza contrapposizioni, assicurando che quando saranno terminati i lavori nel Coghinas l’emergenza potrà finalmente dirsi cessata. Si parla però del marzo 2026. Nel frattempo gli agricoltori rimasti senz’acqua chiedono almeno il diritto agli aiuti economici per il mancato reddito.