Dune spiaggia: stop chioschi. Bufera

ALGHERO – Il Comune di Alghero, oggi, fa chiarezza: il Servizio Demanio marittimo (ovviamente facente capo al sindaco e all’assessore competente) con determinazione n. 1379 dell’8 luglio 2016, ha affermato chiaramente che “in nessun modo le superfici eventualmente occupate da dune e compendi dunali, compresa la fascia di rispetto distante, di norma, 5 m dal piede del settore dunale (rif. art.21 delle ‘Linee Guida per la predisposizione del Piano di Utilizzo dei Litorali con finalità turistico ricreativa’)” potranno esser interessati da chioschi e servizi balneari al Porticciolo e, ovviamente, lungo tutto il litorale algherese.

A riportare la comunicazione, vista come una vittoria da parte delle associazioni ambientaliste, è il Gruppo d’Intervento Giuridico che da tempo ha intrapreso una chiara azione in questo senso puntando i riflettori e le sue ramificazioni locali con una serie infinita di attacchi e segnalazioni nei confronti del Camping Porticciolo. Ma, come giustamente viene spiegato nell’articolo a firma dell’associazione [Leggi], adesso si è fatta chiarezza: l’amministrazione Bruno ha indicato quali siano le condizioni per poter posizionare sul sistema dunale dei chioschi e in generale delle strutture da adibire a servizi, bar e altro.

Ma questo, come si legge sui social, ha fatto esplodere la polemica.
E dunque, cosa mai vista ad Alghero, dai cittadini semplici agli imprenditori passando per lavoratori, pensionati e giovani, tutti sono infuriati con tali scelte che frenano e condannano le sviluppo. “Mi pare di capire che non è dunque finita qui ed è imminente la rimozione di altri storici locali di Alghero dalla lettura dell’articolo, infatti, le strutture che sono sulle dune della Pineta di Maria Pia e altre spiagge sono destinate ad analogo destino. Ohi ohi, dove stiamo andando”, scrive Elisa Fonnesu proprietaria dello storico Hotel Calabona. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’imprenditore nautico Alessandro Crisafaulli che tuona: “siamo lo zimbello di tutti, gestiti da incapaci”.

E infine il passaggio più preoccupante riportato da Lorenzo Carboni titolare del Camping Porticciolo che solo a pensarci fa rabbrividire. “Tale Gruppo di ambientalisti ha recentemente mandato una richiesta al Comune affinché tutti i locali che insistono sulle dune vengano rimossi, quindi praticamente tutti gli storici locali di cui si parla (basti pensare a Maria Pia ndr). Questa banda d’incapaci buoni solo a tenere un blog su internet, sta già pressando il demanio del Comune affinchè siano parte attiva nello studio del Pul. Ti rendi conto?”. E si ci rendiamo bene conto che trascorso questo cataclisma sociale ci vorrà tempo per far rialzare una città colpita quasi a morte da politiche scellerate non distanti da quelle che negli anni passati hanno dato vita al Ppr oggi da tutti, o quasi, giudicato un dramma e che tutti, o quasi, vogliono cancellare.

Nella foto la zona della spiaggia di Maria Pia

S.I.