E’ andato in scena il primo Consiglio: ritorni, scintille e atti. Ecco alcuni interventi | video

ALGHERO – Tutto come previsto. Il primo Consiglio Comunale non ha tradito le attese e, visto il luogo dove si tiene (Teatro Civico), è stata come una sorta di “preview” o “anteprima” di quello che si attenderà nei prossimi mesi. Ovviamente, sempre a grandi linee. Poi il tempo, come spesso accade, muterà, volenti o nolenti, alcuni paradigmi oggi esistenti.

L’apertura de parte del Presidente Pirisi che ha introdotto i temi all’ordine del giorno tra cui alcune modifiche al regolamento Tari, documento ereditato dalla scorsa Giunta Conoci, e poi la composizione delle commissioni (rinviata) e il diniego, anche questo come accaduto in passato, dell’intervento urbanistico nella parte alta di Calabona, decisione espletata dall’Aula al fine di arrivare al più presto ad un Piano Urbanistico Comunale che possa programmare uno sviluppo armonico su tutto il territorio “e non come avvenuto fino ad oggi con interventi a macchia di leopardo che hanno reso la città antropizzata all’inverosimile e perfino in zona di estremo pregio”, è stato detto dalla maggioranza.

Ma, a parte questo, come detto in apertura non sono mancati i passaggi previsti: l’esordio di Enrico Daga come assessore, il primo intervento dell’ex-sindaco Marco Tedde, le prime liti tra l’ex-presidente del Consiglio Regionale Michele Pais con Pietro Sartore, Giampietro Moro e soprattutto Gianni Martinelli con cui, siamo certi, ci saranno altri momenti scintillanti e inoltre altri interventi “pepati” come quelli di Giovanna Caria, le prime schermaglie tra Pais e Pirisi e la chiarificazione del Sindaco Cacciotto. E poi la partenza del primo voto degli atti non in 16, ma in 14, vista l’assenza legata ad impegni di lavoro per Christian Mulas e Alessandro Loi.

Insomma, senza troppa drammaturgia, tutto come previsto. Questa è la politica. Soprattutto qui dove, spesso, è divenuta un arte dell’esibizione più che il grimaldello per far smuovere la macchina amministrativa e dunque la burocrazia al fine di garantire risposte celeri alla popolazione. Ma, si resta fiduciosi di cambiamenti in essere che saranno più in linea con le diffuse esigenze tra cui quella di garantire maggiore sviluppo, crescita e lavoro per Alghero e il suo territorio all’interno di una pianificazione e visione ben chiari e definiti. A partire da un’ultimazione delle tante opere pubbliche ancora in stallo tra cui l’odissea della “Casa Comunale”, ex-circolo dei Marinai annesso, lo sblocco del Molo di Sopraflutto, la decisione sul presente e futuro dell’ex-Cra di viale della Resistenza, il rilancio dei mercati, prodizioni locali in linea col Parco di Porto Conte e un cambio in positivo nei rapporti con Sogeaal e molo altro. C’è tanto da fare, ma il tempo non manca.

IL RITORNO DI MARTINELLI

IL PRIMO INTERVENTO DI MARCO TEDDE

L’INTERVENTO DI PIETRO SARTORE

LE PAROLE DEL SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE