ALGHERO – Si intensificano i controlli sulle condizioni dei suoli pubblici in particolare quelli dedicati agli ecobox, le strutture di mascheramento dei contenitori dei rifiuti delle attività di pubblico esercizio. Gli agenti del Comandante Masala stanno mettendo in atto tutta una serie di verifiche con ispezioni sulle strutture posizionate in particolare nel centro storico. Una trentina gli ecobox al centro delle visite effettuate tra metà febbraio e inizio marzo, nell’ambito di un programma di interventi articolati anche sul rispetto delle prescrizioni relative alle concessioni di suolo pubblico per tavolini di bar e ristoranti. In alcuni casi, le ispezioni degli agenti hanno rilevato anomalie anche gravi, per le quali è stata intimata la rimozione dell’ecobox.
Ad altre attività è stato inviato il verbale con la prescrizione del ripristino delle condizioni strutturali previste dal regolamento. Tra le regole in vigore nell’apposito regolamento per la tenuta degli ecobox, figura infatti che essi devono avere nella parte superiore obbligatoriamente piante ornamentali o fiori al fine da tenere in buona manutenzione al fine di impedire l’abbandono dei rifiuti. In ogni ecobox inoltre, deve esser posta una targa ben visibile con l’indicazione del nome dell’attività o del condominio titolare della struttura. Nel caso in cui nell’arco di 12 mesi vengano accertate 3 violazioni al regolamento, l’amministrazione può, con provvedimento motivato, revocare l’autorizzazione rilasciata.
“Nonostante la stragrande maggioranza dei concessionari ne faccia un uso corretto, alcune situazioni mettono in cattiva luce l’immagine della città”, spiega l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva. “Le concessioni di suolo per ecobox – specifica – non significano libertà di generare problematiche all’ambiente, al decoro e alla pulizia di parti pregiate della città”. In particolare, viene ricordato ai concessionari l’osservanza degli articoli 7, 8 e 9 del regolamento, in ordine alle misure per assicurare la tutela igienico sanitaria in tutte le fasi delle gestione dell’ecobox, compresi i periodi in cui le attività chiudono per ferie. “C’è da auspicarsi una maggior considerazione del rispetto nei confronti della città da parte di chi occupa spazi di suolo pubblico”, afferma ancora Selva.