ALGHERO – “Siamo rimasti incuriositi dalla faccia “tosta” di alcuni “Media” e di di alcuni pseudo “Media”. Siamo persone, anche sensibili e misericordiose ma, una cosa, sia chiara: “Gli eventi ad Alghero hanno nomi e Cognomi. Sarebbe opportuno smettere di millantare senza nemmeno programmare o tantomeno esistere. Per questo chiediamo che, certe partigiane persone smettano di provare a far dimenticare quanto di negativo accaduto in questi anni, ma addirittura arrivare a propagandare come un nuova invenzione il concerto di Pasquetta, qualifica al meglio gli autori-tifosi di un’area politica oramai al tramonto. Forse per qualche prebenda o semplice servilismo, si arriva addirittura a negare la realtà e diffondere vere e proprie “fake news”. Cosi i rappresentanti di Forza Italia-Alghero, Giovanni Soggiu e Pasqualina Bardino, rispetto all’offerta turistica in occasione della Pasqua e in generale del periodo primaverile.
“Ma, come ripetiamo da tempo, meno male gli algheresi hanno la memoria lunga e ricordano benissimo che per diversi anni questo periodo è stato allietato da un format vincente denominato “Primavera in Riviera”. Una connessione tra privati, pubblico e realtà culturali locali che ha funzionato benissimo, fino all’arrivo del Centrosinistra al governo della città che in preda a furia iconoclasta ha voluto distruggere tutto quanto di buono fatto in passato. Un disastro che la città ha pagato e continua a pagare visto che l’obiettivo di risollevare la “bassa stagione”, oggi, considerato target primario non solo del territorio algherese ma di tutta la Sardegna, è ben lontano dall’essere raggiunto. Forza Italia e in generale il Centrodestra, col sindaco Tedde, lo avevo bene compreso e in quel solco lavoravano. Mentre, gli attuali governanti, alla fine ci sono riusciti. Non solo a cancellare un format giudicato da tutti vincente e capace di richiamare turisti nella cosi detta “bassa stagione” (Primavera in Riviera), ma addirittura hanno trasformato il concerto di Pasquetta, o meglio tutto il weekend, in una mera proposta “da piazza” con realtà che nulla di nuovo hanno da offrire. Niente da dire rispetto alla qualità artistica della tribute band dei Beatles, ma il fine settimana pasquale ideato dalle associazioni locali e sostenuto dalle allora amministrazioni aveva uno scopo ben preciso connesso proprio a quanto, oggi, dalla Sogeaal passando per Federalberghi e Confcommercio fino a tutte le realtà produttive anelano: ravvivare la città fuori dal periodo estivo”.
“Ed invece apprendiamo che l’amministrazione, per conto dell’assessorato al Turismo, collega, anche dal punto di vista comunicativo (errore madornale) la Pasquetta con la Pasqua. Due momenti vicini, ma dissimili che meriterebbero dei percorsi promozionali differenti volti a richiamare pubblici, e dunque turisti, di diverso ambito, ma sempre col fine di “invadere piacevolmente Alghero”. Mischiare “sacro e profano”, inoltre, oltre ad essere un evidente errore comunicativo, disattende le indicazioni giunte da più parti di rispettare maggiormente la tradizione rispetto alla spettacolarizzazione dei riti della Pasqua. Ma, sappiamo bene, che, anche in questo caso, non c’è alcuna indicazione ponderata alla base di tali scelte, ma solo l’improvvisazione dell’assessora al Turismo che, purtroppo per Alghero, continua a gestire in maniera pessima, come mai prima, la prima industria del territorio”.
“Ripetiamo quanto detto più volte e recentemente ribadito dai vertici aeroportuali e dalle categorie produttive che, di fatto, hanno avanzato una critica alla gestione politica del territorio e in particolare nel settore del turismo: occorre, anzi urge, attivare azioni per incentivare l’arrivo di turisti anche in bassa stagione. E dunque riprendere il filo di quanto fatto dalle amministrazioni di centrodestra che, anche con Primavera in Riviera, riuscirono ad allungare la stagione con vari weekend dedicati alla musica, bambini, arte, sport, artigianato, etc, in periodi oggi, purtroppo, morti come marzo e aprile per culminare proprio con la Pasqua e Pasquetta. Troppo facile vantarsi della Riviera ricolma di gente da giugno in poi, il vero obiettivo e primario compito di chi amministra Alghero è aumentare i flussi fuori dai tre mesi estivi e, su questo, come raccontano i dati, Bruno e compagni sono stati un’onta”.
“Del resto, oramai è noto, da decenni, che il periodo più caldo registra sempre dei pienoni, ma per incentivare l’economia, creare posti di lavoro e dunque arginare spopolamento ed emigrazione, è indispensabile risvegliare la Riviera del Corallo anche nei mesi di spalla. Altrimenti sarà sempre più difficile competere con le altre mete e dunque riuscire ad uscire dalla crisi che, ancora oggi, avvolge questo territorio. D’altra parte è evidente che Alghero resta località preferita e ambita ed è solo quanto creato negli anni che oggi permette agli attuali, incapaci, amministratori di vivere di rendita e battere il tamburo della propaganda, ma il pessimo concerto è oramai vicino alla sua definitiva conclusione”.
Nella foto Giovanni Soggiu
S.I.