ALGHERO – “Dopo anni di navigazione a vista, l’amministrazione Bruno non ha ancora ben colto il concetto di “programmazione”, né ha ancora ben chiaro come utilizzare adeguatamente la forza attrattiva di un grande evento, sia nazionale sia mondiale, sprecando cosi opportunità enormi per la città. Ci si aspetterebbe che queste eventi , oltre a costituire passerelle idonee a garantire la tanto agognata visibilità mediatica agli amministratori, garantissero attesi, adeguati e duraturi ritorni economici alla città”. Cosi il movimento politico Azione Alghero. attraverso i componenti del direttivo Maurizio Papa, Gianni Murru, Loredana giordano, Pino Pibiri, Daniela Montisci, che fotografa l’attuale situazione politica cittadina.
“Con il Giro d’Italia, il campionato del mondo del tennis in carrozzina prima e col rally domani, gli eventi di spalla, cioè quelle manifestazioni che portano la città verso l’evento clou, si sono limitati ad iniziative che hanno principalmente coinvolto la collettività locale e si sono rivelati poco idonei ad attrarre turismo sia interno sia esterno. Lo sforzo fatto da tutta la collettività ha dimostrato che la Alghero dei cittadini c’era. Tutti hanno risposto con entusiasmo alla sfida di migliorare l’immagine della città e presentarla nella sua veste migliore e in molti hanno contribuito volontariamente a supportare l’evento. Ma passata la festa quello che continua a lasciare interdetti è la mancanza di una adeguata e strutturata politica di promozione, tale da garantire nei mercati di riferimento la necessaria visibilità di Alghero e del suo territorio e la crescita dei flussi turistici. Nonostante l’impiego di consistenti risorse pubbliche poco o niente è stato destinato a fare una delle poche cose indispensabili e si è fatto affidamento esclusivo al ritorno d’immagine, passeggero ed effimero, garantito dai media, prioritariamente al grande evento e solo incidentalmente al territorio ospitante”.
“Ci chiediamo se questo sia il frutto di precise scelte o all’insipienza e alla inadeguatezza dell’amministratore di turno. Una risposta in realtà la abbiamo: per qualcuno è meglio raccogliere consensi nel breve termine con interventi di facciata e popolari piuttosto che investire su iniziative e azioni che avrebbero nel medio e lungo termine ben altri e più proficui riscontri. Ma si sa, il medio e lungo termine non vanno a braccetto con le esigenze di consenso di quella politica di piccolo cabotaggio, quella che agisce in funzione delle successive elezioni, quella che naviga a vista, appunto. A questa impietosa situazione si aggiungano le disavventure amministrative e la paralisi del Consiglio Comunale, che per l’esigenza di garantire la maggioranza viene convocato sempre più raramente in funzione della presenza di due consiglieri distanti da Alghero per ragioni personali, sono così rallentati in maniera esponenziale i tempi di reazione ai problemi enormi della città (sanità , aeroporto, crisi economica e sociale, solo per citarne alcuni). Se la politica per prima non reagisce adeguatamente , anzi dorme, la città muore”.
Nella foto il centro storico di Alghero
S.I.