ALGHERO – “La parte più pregiata dell’area portuale, quella storica, quella a ridosso delle mura aragonesi, continua a soffrire incredibili contraddizioni nonostante l’enorme valore storico ambientale e le potenzialità che possiede. Ci sono voluti anni per abbattere il vecchio rudere dell’ex capitaneria di Porto che non aveva più un ruolo operativo ma era soltanto un edificio abbandonato a se stesso, un tappo vistoso per lo sviluppo dell’area”, questo scriveva nel 2007, sulla Nuova Sardegna, Gianni Olandi, e ancora, “L’amministrazione comunale è riuscita, con la cessione di due appartamenti all’ufficio circondariale marittimo, ad acquisirne la proprietà per poter dare corso all’abbattimento e al ripristino di una migliore funzionalità del sito. Ma una porzione del vecchio edificio è stata blindata dalla Soprintendenza, sarebbero stati individuati reperti storici”.
Parole che potrebbero essere scritte anche di recente se non addirittura oggi. Al netto del corretto intervento dell’allora Amministrazione di Centrodestra, guidata dal Sindaco Tedde, era plausibile e lecito attendersi che negli anni si giungesse ad un utilizzo congruo e idoneo dell’immobile rimasto. Struttura che non fu abbattuta perchè all’interno furono trovate delle porzioni murarie poste a vincolo dalla Soprintendenza.
Adesso, trascorsi oltre 15 anni, sarebbe stato importante che quell’immobile, com’era auspicato fin dall’inizio, fosse destinato ad un uso dedicato connesso con le peculiarità della sua ubicazione e dunque con riferimenti alla portualità. Un’idea percorsa dal Consorzio del Porto che, già da anni, ha sottoposto al Comune di Alghero il suo progetto che prevede anche la creazione di un luogo di cultura marinaresca oltre che un punto informativo sia sui servizi portuali che in generale sulle attività proposte dai vari organismi turisti e culturali.
Progetto che rientrerebbe anche in quelle che sono le intenzioni di utilizzo dall’attuale Amministrazione con l’assessore competente che per questa partita è Giovanna Caria la quale pare abbia già avviato l’iter burocratico per giungere, entro a breve, all’agognata riqualificazione e assegnazione concessoria di quel bene che, una volta rimesso a nuovo, andrebbe a migliorare l’estetica e i servizi offerti dal porto e dunque dalla città di Alghero.