ALGHERO – Il viaggio fantastico di FestivAlguer 2019intorno aUn mondo, nessuno, centomilasi chiude con la musica, il fumetto e una dissacrante rilettura per immagini, suoni e parole degli stereotipi e delle manie di una realtà in cui la comunicazione amplifica il caos. Il Festival internazionale di arti performativeallestito da ExPopAlgheroper ladirezione artistica di Valeria Ciabattonichiude i battenti sabato 14 dicembrecon Burp, la performance sonora e visuale dei Musica ex Machinacol disegnatore Piercarlo Carella. Alle 21al teatro Civico di Algherosalgono sul palco Francesco Bachisalla tromba,Guido Coraddual pianoforte, Mauro Sannaal basso elettricoe Simone Seddaalla batteria. Burpmiscela musica, arte e riflessione attraverso uno sguardo ironico e a tratti sarcastico. Il titolo dell’album rimanda a Morte accidentale di un anarchico, commedia degli anni Settanta di Dario Fo, dove un borghese benpensante “digerisce” in un momento tutte le notizie della giornata per le quali si è indignato leggendo un quotidiano.
«Una visione cinica che viene ribaltata sul mondo del web, dove in pochi click si possono “ingurgitare” innumerevoli notizie, tra drammi reali e “fake news”, passate in una sorta di frullatore mediatico che omogeneizza il tutto», come spiegano i protagonisti dell’ultimo atto della perlustrazione alla scoperta di mondi minuscoli, onirici, sensoriali, emozionali, invisibili, apparenti che FestivAlguer ha messo in scena dallo scorso 4 dicembre tra la Torre di San Giovanni, il vecchio mercato della frutta e il teatro, mettendo al centro gli spettatori e rendendoli protagonisti di performance in cui sono costantemente stimolati e portati all’interazione con gli artisti in scena.
FestivAlguer è supportato dal Comune di Alghero col sostegno della Fondazione Alghero. All’interno di un programma denso e vario, che si propone di coinvolgere un pubblico eterogeneo per età e per attitudini, hanno trovato spazio mondi paralleli attraverso cui l’immaginazione rilegge la realtà, la rielabora e offre una singolare visione prospettica sulla contemporaneità. Attraverso il teatro, la musica, l’arte figurativa, la poesia, il linguaggio del corpo e i sensi – dal tatto al gusto – Alghero ha avuto l’opportunità di sondare le molteplici dimensioni di una quotidianità fatta di strati non sempre sovrapponibili e perfettamente combacianti.
Un percorso che si conclude con l’originale spettacolo proposto dai Musica ex Machinae da Piercarlo Carella, disegnatore cagliaritano che lungo il suo percorso artistico ha scelto di concentrare la sua ricerca sull’idea di «un’arte dai contenuti “umani”, che riveli e smascheri le contraddizioni presenti nella vita quotidiana e nel modo di produrre e consumare odierno».