ALGHERO – Disagi nel servizio di farmacia territoriale dell’ospedale Marino di Alghero. Il problema ha visto da questa mattina l’interesse del presidente della commissione sanità Christian Mulas che si è recato sul posto. A seguito si sono registrati alcuni interventi sul tema con un seguente scontro.
“Chi mi conosce sa che non mi tiro mai indietro, nel bene e nel male, quando tutti scappano o comodamente criticano. Oggi giornata di evidenti disagi per gli utenti presso la farmacia territoriale che si trova presso l’Ospedale marino di Alghero. Inutile nascondersi dietro un dito, non l’ho mai fatto e non lo farò neanche stavolta!
E non mi soffermerò neanche su responsabilità, perché hanno stufato e non serve a nulla. Mentre invece servono solo soluzioni. Cosa ho fatto allora? Già da tempo mi sono attivato nei confronti dell’Assessorato e della direzione generale dell’Ares (da cui dipendono le farmacie) per chiedere che si dia rimedio attivando due strade, su cui si è condiviso.
La prima, accelerare su assunzioni per sostituire i pensionamenti, che mi auguro arrivino in poco tempo.
La seconda, rafforzare la distribuzione dei farmaci e dei presidi medico sanitari ad opera delle farmacie private. Lo si è fatto proprio in questi giorni per la distribuzione dei cd “free style” per diabetici, e tale modalità si deve estendere al massimo, anche per maggiore capillarità nei territori. Ci sarà tutto il mio massimo impegno, attenzione e azione!”
Michele Pais, presidente del Consiglio Regionale della Sardegna
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“Chi mi conosce sa che non mi tiro mai indietro…”.
Così inizia l’ultimo post con cui l’esponente leghista Michele Pais prova a giustificare il disastrosa situazione della sanità in Sardegna e in particolare lo scandalo della farmacia territoriale dell’Ospedale Marino di Alghero, dove le file chilometriche e i disagi per i cittadini hanno superato ogni limite della decenza.
Purtroppo dobbiamo ammettere a malincuore che in questo caso ha ragione il consigliere Pais, lui “non si tira mai indietro” e quindi anche stavolta dopo 4 anni di disastri nella sanità sarda combinati dalla sua Lega, dal suo compagno di partito, l’Assessore Nieddu, e dalla giunta sardoleghista guidata da Solinas, siamo certi che non si tirerà indietro, che non farà (né lui, né i suoi sodali…) quel passo indietro doveroso, rassegnando le dimissioni e prendendo finalmente atto della propria incapacità.
Gli abitanti del Nord Sardegna non chiedevano i robot, né tutti gli altri fuochi di artificio promessi, ma si sarebbero accontentati di una sanità che funzionasse, di un pronto soccorso dove rivolgersi senza fare ore e ore di attesa, di reparti che funzionassero e di tempi umani per fare una visita medica.
I risultati invece sono sotto gli occhi di tutti: file interminabili, disagi, ospedali sotto organico, viaggi della speranza in continente per chi può e rassegnazione per chi non può.
Ascolti allora un educato consiglio presidente Pais: per una volta si tiri indietro, tiratevi indietro tutti per bene della Sardegna, dopo 4 anni di disastri abbiate almeno la dignità di dimettervi”.
Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e PD