ALGHERO – E’ uno dei quesiti di queste ore: il Pd algherese, o parte di esso, seguirà Renzi? La risposta è no. Senza esitazioni. Almeno in questa fase. Del resto l’operazione, da “geniaccio” della politica, ha delle finalità, per adesso, unicamente parlamentari o poco più. Anche se a seguirlo nell’Isola non sono due esponenti di secondo rilievo, anzi. Giovanni Cucca e Francesca Barracciu hanno, infatti, lasciato il Pd per entrare in “Italia Viva. E questo sta a significare che il percorso è tracciato e le adesioni sono destinate a crescere.
Per adesso, però, nella Riviera del Corallo non ci sarà alcun smottamento. A confermarlo, in un intervista ad Algheronews, è il dirigente dem Enrico Daga che ribadisce la necessità di lavorare per modificare in meglio il Pd dall’interno, anche se non manca uno sguardo vero gli accadimenti dei vicini renziani.
Del resto l’alleanza coi 5 Stelle non può essere totalmente digeribile da chi ha avuto sempre parole molto critiche nei confronti del movimento di Grillo. In questo, la maggioranza dei dem catalani, se non quasi tutti, paiono essere d’accordo, salvo poi ritenere che “per porre un’argine alla Lega occorreva perfino allearsi coi 5 Stelle, a questo punto si può percorrere la possibilità di aprire una nuova stagione politica”. Anche se la mossa di Renzi, per molti, è finalizzata ad andare al voto anticipato.
Da Roma ad Alghero. Per Daga all’indomani della vittoria del Centrodestra “ci sono ancora molte attese rispetto a quegli interventi che erano stati annunciati, perfino in maniera roboante, interventi immediati e perfino risolutori, certo – spiega l’esponente dem – sono passati pochi mesi, ma, parlo anche da imprenditore, c’è urgenza di riportare al centro temi legati alla creazione di sviluppo, economie e posti di lavoro, non più il momento di traccheggiare e rimandare scelte e azioni, alcune pure in continuità amministrativa”.
Nella foto e video Enrico Daga imprenditore e dirigente del PD
S.I.