CAGLIARI – La Lega prende posizione nella proposta di Delibera Regionale per il Piano triennale del fabbisogno di personale 2018/2020, di cui all’Art. 15 L.R. 31/1998 Il Vice Commissario Regionale della Lega Dario Giagoni ed il Coordinatore del Nord Sardegna della Lega, il commercialista Giovanni Nurra di Sassari, prendono posizione sulla
delibera in corso di approvazione per il Piano Triennale del fabbisogno di personale 2018-2020 e segnalano quanto segue: Confermando che la Regione è sempre in carenza di personale qualificato, la stessa nel 2017 e 2018 ha già assunto 141 unità, e che sta predisponendo un nuovo Piano Assunzionale, con procedure di stabilizzazione (16 unità), selezioni interne (45 unità) e concorso per categorie protette (35 unità) e la stessa interviene pesantemente sulle posizioni dirigenziali ove si prevedono 35 unità da assumere, tra mobilità (8), scorrimento di graduatorie (20) e nuovi concorsi (7), e fin qui va tutto bene per i due rappresentanti della Lega.
La cosa che salta immediatamente all’occhio è che, leggendo la bozza di delibera, ed applicando l’art. 3 della L.R. n. 21 del 18.06.2018, in approvazione a Roma, che ha introdotto il comma 4 bis nell’art. 29 della L.R. n. 31/1998, viene concesso alle amministrazioni del sistema Regione di conferire “incarichi dirigenziali con contratto di diritto privato a tempo determinato, ai sensi dell’art. 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” nei limiti dell’8% delle dotazioni organiche dirigenziali del sistema Regione.
“Considerato che nella Regione Sardegna sono presenti ben 285 posizioni dirigenziali, questo vuol dire che potranno essere chiamati, senza concorso, a svolgere il ruolo di dirigenti, ben 23 persone con la sola chiamata e con contratto di diritto privato a tempo determinato, all’inconcepibile costo per le magre casse regionali di ben 150.000€ circa ciascuno!”
“Non si entra in merito al personale amministrativo da assumere nel triennio 2018/2020 paria 197 unità, oltre al personale tecnico necessario, che sono necessari per il reale buon andamento della macchina regionale. Quello che insospettisce ed evidenziano Giagoni e Nurra è l’eccessiva superficialità e l’enorme fretta con la quale la Regione preveda di assumere dei Dirigenti, dall’esterno e con contratto a tempo determinato, in base ad una legge Regionale ancora in fase di approvazione a Roma, preparando una bozza di Delibera per approvarla il giorno dopo, o quasi, l’approvazione della L.R. 21/2018 a Roma!”
“Certamente, tutta questa improvvisa e sospetta solerzia da parte della Regione, che è ferma in tantissimi altri settori, partendo dall’agricoltura passando all’industria e all’artigianato, fa presupporre che gli interessi attuali e preelettorali di questa Giunta siano piuttosto di “assumere” come Dirigenti i loro amici e fare in modo che la nuova forza politica che si insedierà in Via Roma, trovi le poltrone dirigenziali già occupate e quindi con pochi spazi di manovra per la futura gestione e reale ripresa della Regione Sardegna, dopo gli evidenti sfaceli fatti dall’attuale Giunta”.
“In tal contesto la Lega, nelle persone del Vice Coordinatore Regionale e Coordinatore del Nord Sardegna, prendono posizione e chiedono l’immediato modifica della bozza, eliminando la parte relativa alle nuove posizioni dirigenziali, che devono e dovranno essere assunti a seguito di formale e regolare concorso pubblico, in quanto è impensabile, ribadiscono i due rappresentanti della Lega, cercare di garantire e senza concorso posti da dirigente a personale che magari ha già partecipato al concorso ed è stato bocciato, cercando di farli rientrare dalla finestra una volta che sono stati sbattuti fuori dalla porta principale, con un aggravio gratuito dei costi della macchina regionale”.
Nella foto bandiere della Lega
S.I.