ALGHERO – “C’è poco da ridere, oggi. La via ferrata del Cabirol chiude. Accade infatti che il dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Alghero abbia richiesto formalmente al sindaco l’emissione di una ordinanza di interdizione della via ferrata del Cabirol. Il provvedimento arriva senza che venga nemmeno atteso il completamento di un iter di verifica della sicurezza che la Procura della Repubblica aveva richiesto ai tecnici dei Vigili del Fuoco. In sostanza, il solerte dirigente, ha deciso che non ha bisogno di attendere nessuna perizia e che intende procedere di suo. Tutto questo, ovviamente, senza mai aver visto personalmente il percorso di Capo Caccia, ne tantomeno aver scritto una sua perizia motivata”. Cosi Corrado Conca, sportivo, esperto di arrampicata e anche redattore su queste tematiche vista la sua esperienza nel settore. Attraverso i social ha reso nota questa ennesima assurda decisione da parte del Comune di Alghero che, nuovamente, ascolta le associazioni “ambientaliste” a discapito della gente comune che invece vive il territorio e che, come in questo caso, usufruisce di tale percorso roccioso da 16 anni.
“In sostanza, se si dovesse procedere in questo modo, al solo fine di non volersi “esporre a rischi” professionali, l’ufficio tecnico dovrebbe, per coerenza, chiudere anche la scala del cabirol, la grotta di nettuno e tutto ciò che “potenzialmente” potrebbe essere un rischio per i fruitori. Direi a questo punto anche le strade, i marciapiedi e tutti quei luoghi in cui, quotidianamente, accadono incidenti. Occorre infatti ricordare che alla via ferrata del cabirol, in sedici anni , non è mai accaduto nulla. Nemmeno una graffio. Lo stesso non si può dire, ad esempio, del lungomare. Questo il link per firmare la petizione [Firma]”.
Nella foto la ferrata del Cabirol
S.I.