ALGHERO – Dal centro alle borgate passando per agro e periferie la situazione è la medesima: assenza di decoro, verde abbandonato e scarsa igiene. Così che nostro malgrado ci troviamo a raccontare oramai più che quotidianamente situazioni del genere. Ultima, in ordine di tempo, la denuncia del Comitato di Fertilia sulla pessima condizione del “Parco delle Ginestre”. Per questo i rappresentanti della borgata hanno redatto e scritto una lettera al sindaco Bruno e all’assessore Cacciotto.
“Nonostante le opportune raccomandazioni post consegna e le continue segnalazioni fatte dal Comitato di Quartiere, il Parco delle ginestre, che da qualche mese è stato riconsegnato allacomunità dopo una lunga e doverosa manutenzione, sembra versare nuovamente in gravi condizioni.- L’erba si sta ingiallendo e sta crescendo troppo- Le erbacce crescono nell’incuria di chi dovrebbe garantire la manutenzione– Nell’area giochi, una parte della rete usata dai bambini è staccata, il perno che la fissa al resto dello scivolo si è spezzato- La pulizia del parco, il ritiro delle buste piene dei cestini non avviene sempre, e solitamente le cartacce si riversano sul prato- I lampioni sono nelle stesse identiche condizioni dell’anno scorso, nello specifico uno di questi, che già costituiva pericolo in quanto realizzati in vetro, e ormai danneggiato completamente- Una panchina è inagibile, l’erba gli è cresciuta attraverso”.
“Il Comitato ha informato della situazione il Comune di Alghero, e si auspica un repentino intervento anche perché, ogni giorno che passa, soprattutto con l’arrivo dell’estate, l’erba si rovina più in fretta. Chiede che l’amministrazione cittadina di attivarsi celermente per la manutenzione dell’erba, dei giochi, dell’illuminazione, e il ritiro e pulizia dei rifiuti. Ricordiamo che il Parco delle ginestre è stato appena ripristinato dopo anni di incuria, e che tutti i giorni è frequentatissimo da famiglie e bambini, pertanto è doveroso garantirne la manutenzione”.
Nella foto la panchina del parco avvolta del verde abbandonato
S.I.